Calcolo rivalutazione monetaria e adeguamento istat

A causa dell' Inflazione il denaro, nel tempo, perde il suo potere di acquisto. Ne consegue che, con la stessa quantità di denaro, si può acquistare una minore quantità di beni e servizi. L'ISTAT, Istituto Nazionale di Statistica, effettua mensilmente il rilievo della perdita del potere d'acquisto del denaro comunicando il tasso d'Inflazione ed il relativo Numero Indice dei prezzi al consumo FOI (famiglie operai ed impiegati) da applicare per effettuare il ricalcolo (in aumento) delle somme in danaro collegate a determinate tipologie di rapporti.

La Legislazione italiana ritiene meritevoli di tutela dalla perdita del potere di acquisto e dunque soggetti a rivalutazione alcuni tipi di crediti fra i quali:

- i crediti di lavoro, nei confronti del datore di lavoro privato (art. 429 c.p.c.);

- il Trattameto di Fine Rapporto TFR (L. 29 maggio 1982, n. 297 - art. 2120 del Codice Civile) dovuto, dall'Azienda, ai lavoratori del settore privato;

- l’aggiornamento del canone d'affitto degli immobili, sia ad uso commerciale che abitativo (Art. 81 L. n. 392/1978 e Art.54, c. 12, L. n. 449/1997);

- l'adeguamento dell'assegno di mantenimento (alimenti) al coniuge separato.

La rivalutazione monetaria, dunque, è l'adeguamento del potere d'acquisto di un determinato importo, ad un tempo successivo alla data nella quale doveva essere corrisposto l'importo stesso che si può aggiungere agli interessi legali.

Le modalità di calcolo per effettuare le suddette rivalutazioni monetarie, o adeguamento dell'importo, pur partendo tutti dall'indice FOI periodicamente aggiornato, sono diverse fra loro. L'indice di rivalutazione, infatti, a seconda dei casi, va applicato in misura integrale (100%) o inferiore (es: al 75%).

Ad esempio per il mancato o ritardato pagamento dell'assegno di mantenimento l'indice si applica al 100%, mentre per il canone di locazione, normalmente al 75%, salvo diversa pattuizione.

Su questa pagina è possibile ottenere una serie di indicazioni utili per l'applicazione dell'indice in base alla tipologia dei crediti.

La rivalutazione monetaria, dunque, a seconda dei casi, può essere aggiunta o meno agli interessi legali.

L'utility che segue permette di calcolare, partendo da una determinata somma e relativamente ad un determinato periodo:

- interessi legali e rivalutazione monetaria (interessi legali calcolati sul capitale rivalutato anno per anno in base agli indici istat)

- solo interessi legali su capitale non rivalutato

- rivalutazione monetaria, senza l'applicazione degli interessi legali

In ogni caso è sempre possibile scegliere se applicare l'indice di rivalutazione al 100% o in misura inferiore.

Questa ulteriore utility serve per calcolare rivalutazione monetaria e interessi legali su importi dovuti e non pagati a scadenze mensili, come nelle ipotesi sopra indicate dell'affitto o dell'assegno di mantenimento a favore del coniuge.

In questi casi gli importi vanno rivalutati mensilmente e su questi vanno calcolati gli interessi (prima e seconda casella).

Scegliendo, invece la terza casella (rivaluta annualmente gli importi dovuti) le somme dovute sono rivalutate ogni 12 mesi.

In tutti i casi è possibile scegliere se l'indice di rivalutazione vada applicato al 100% o in misura inferiore.

Cliccando sull'opzione "dettaglio per ogni singolo mese" è possibile visualizzare il conteggio dettagliato per ciascun mese preso a riferimento per il calcolo.

L'applicazione che segue, invece, serve a calcolare l'adeguamento ISTAT dovuto sulla singola somma da rivalutare periodicamente (es: canone di locazione o assegno di mantenimento) consentendo sempre di scegliere se applicare l'indice al 100% o in misura inferiore