La tecnologia alimentare deve individuare ed elaborare nuovi formulati alimentari indirizzati all’alimentazione per celiaci, guidando le aziende dietetiche nella produzione di alimenti sani e senza rischi per i soggetti in questione. I nuovi esercizi commerciali espongono la spiga sbarrata, simbolo che accomuna i prodotti gluten-free destinati a un’ alimentazione per soggetti che presentano un enteropatia da glutine, e anche i ristoratori espongono tale simbolo, e devono prendere in considerazione procedure corrette per somministrare prodotti senza glutine. Uno dei problemi più critici nella produzione di alimenti senza glutine, da affrontare è la resa tecnologica delle farine senza glutine che ha un ruolo fondamentale per la panificazione e per la “tenuta alla cottura” della pasta. Ricorda però che per preparare pane, pizza e dolci senza glutine bisognerà ricreare lo stesso quelle maglie che permettano all’impasto di sviluppare ugualmente. Per farlo può tornare utile unire degli amidi come addensanti e usare dei contenitori come cassette e formine, per aiutare l’impasto a gonfiare verso l’alto evitando che si lasci andare. Da evitare in assoluto le farine di: grano tenero, grano duro, farro, kamut, orzo,segale, spelta. Da utilizzare: Amaranto (pseudo cereale) castagne, grano saraceno, legumi (ceci, soia, ecc..) mais, miglio, patata, quinoa (pseudo cereale) riso, sesamo, sorgo, tapioca.