Gli aghi si differenziano per misura, lunghezza e tipo di punta.
È importante scegliere l'ago giusto in base al lavoro che si deve fare e al tessuto che si deve lavorare.
Ago passanastro
Ha una cruna molto grande per essere infilato da un nastro o da un elastico e una punta arrotondata.
Gli aghi per macchina da cucire e tagliacuci
Gli aghi si differenziano per misura che va da 60 a 110:
- 60 -75 per tessuti sottili come lo chiffon, georgette;
- 110 per tessuti pesanti.
Esistono diversi tipi di aghi adatti a tessuti e a lavorazioni particolari:
- aghi per tessuti stretch: con la punta arrotondata;
- aghi per jeans: con la punta aguzza con misure 90 - 110;
- aghi microtex: con la punta aguzza ma con misure piccole;
- aghi per la pelle;
- aghi doppi: per punti decorativi o di rifinitura;
- aghi per trapuntare: hanno un punta che è in grado di cucire facilmente diversi strati di tessuto;
- ago lanceolato: ha delle alette sul lato che praticano fori nel tessuto;
- ago per ricamo: ha la cruna più grande.
Da notare, che con l'uso, l'ago si spunta e deve essere sostituito.
Un ago spuntato crea una cucitura con punti mancanti.
Aghi per materassi
Sono lunghi e grossi. Caratterizzati da una cruna molto grande.
Ago magico
L'ago magico o ago spugna serve per ricamare in rilievo con un vero effetto 3D.
Posso utilizzare qualsiasi tipo di filato e lavorare su tessuti che non si tendano troppo.
L'ago magico è costituito a una estremità da un anello, una scanalatura e termina,all'altra estremità con una cruna.
Per infilarlo passo il filo sull'anello e poi sulla cruna.Tenendo fermo il capo del filo della cruna, tiro il filo in modo che si inserisca nella scanalatura.
Ha dei fori che permettono di regolare l'altezza del punto, al più basso a quello più alto: modificando la altezza del punto si crea l'effetto 3D.
Come si usa: disegnare un soggetto, tendere la tela su un cerchio (telaio). Si lavora sul rovescio del lavoro e si cuce all'indietro.
Premo l'ago sulla stoffa tenendolo inclinato, non in verticale, e lo ritiro fuori. Continuo a infilarlo e tirarlo fuori seguendo il disegno.
Non stacco l'ago dalla stoffa quando lo estraggo, lo sollevo giusto quel tanto che mi serve per spostare la punta per il punto successivo: sul rovescio i punti non devono essere in rilievo.