Se intreccio dei fili...
Classe 1 BS
Classe 1 BS
Fin dall’antichità, la tessitura è stata utilizzata per produrre tessuti, seguendo determinati schemi e fasi, utilizzando il telaio. Questo strumento, che all’inizio era molto semplice, nel tempo è diventato sempre più complesso. La tessitura prevede l’intreccio di fili disposti verticalmente (l’ordito) con altri fili posti orizzontalmente (la trama).
Noi alunni della classe 1B, della sede di San Mariano, siamo stati coinvolti in un’attività di laboratorio inserita nelle discipline di italiano e tecnologia. L’attività prevedeva che ognuno di noi costruisse un piccolo telaio di cartone sul quale intrecciare fili, filati, tessuti e una striscia di parole, dando così origine a un piccolo arazzo. Ciascuno di noi, quindi, in base alla propria creatività, ha prodotto un tessuto unico e diverso da quello degli altri, ma che con gli altri ha elementi in comune.
Oltre ad utilizzare gli stessi fili e tessuti, le nostre tele si caratterizzano per altri elementi significativi: un intreccio a nodi, che rappresenta una catena, e una striscia di carta, sulla quale è riportata una frase della poesia “Se intreccio dei fili”, scritta con la professoressa di italiano (Fig. 1).
Figura 1: Esempio di arazzo costruito durante l’attività
Durante l’attività di laboratorio, abbiamo lavorato sia individualmente che in modo collaborativo. Avvicinando gli arazzi, lasciati separati, è possibile leggere l’intera poesia (Fig. 2). Abbiamo deciso di tenere separati gli arazzi pensando a noi e alla nostra individualità (Fig.3).
L’intera attività ha avuto per noi un significato particolare.
Non si è trattato di un semplice lavoro manuale, ma del frutto delle nostre riflessioni, a più livelli, sul tema dei legami. Cosa è un legame? È un filo che si intreccia ad un altro, formando qualcosa di più resistente. Ecco che i fili che compongono la nostra tela rappresentano le relazioni che intessiamo ogni giorno con la gente: relazioni forti, stabili, ma anche legami più deboli, destinati a spezzarsi o a sfilarsi. E se un filo si logora, cosa succede? Non siamo mai soli, ce ne saranno altri pronti a sostenerlo.
Figura 2: Le tele prodotte con il testo della poesia “Se intreccio dei fili”
Figura 3: La classe 1BS con i propri arazzi e con la poesia “Se intreccio dei fili”
Ogni arazzo è formato da fili di spessore e colori diversi: osservare il risultato finale - un insieme armonioso e colorato - ci ha fatto pensare che ognuno di noi, come un filo, è diverso dagli altri, ma proprio questa unicità rende più bello l’insieme. La catena azzurra che corre in ogni arazzo rappresenta ciò che ci unisce, l’energia che fa di noi un gruppo, una classe. I versi che abbiamo composto parlano di noi, delle nostre paure, dei nostri desideri profondi.
Eccoli.
Se intreccio dei fili
come amici, li vedo stare insieme
e il mondo piano piano prende forma
Se intreccio dei fili
il sole brilla più forte
e illumina il sorriso della gente
Se intreccio dei fili
scopro che da soli non siamo nessuno,
vivo in pace e unione
Se intreccio dei fili
mi sento al sicuro, perché loro mi reggono
e sconfiggo le mie paure
Se intreccio dei fili
divento farfalla che lascia la sua crisalide,
mi sento in famiglia
Se intreccio dei fili
e si spezzano, sto male
e ho paura di perderli.
Se intreccio dei fili
ognuno fa la sua parte e si bilancia con gli altri,
ma a volte ho paura di scegliere solo quelli che mi fanno comodo.
Se intreccio dei fili
voglio che non si sleghino mai.
Lavorare ai nostri arazzi e alla poesia ci ha aiutati a scoprire qualcosa in più su di noi e sulle persone che ci sono intorno: ognuno di noi è un filo, trama e ordito; a ognuno di noi spetta un posto nel grande arazzo della nostra classe, della famiglia della società.