La scuola dei progetti
L'editoriale
La scuola dei progetti
L'editoriale
Quest’anno siamo andati a ritroso. Abbiamo iniziato con i più grandi, finiamo con i più piccoli. I più grandi ormai sono con un piede fuori dalla scuola: tempo qualche settimana e anche gli esami di terza media saranno solo un ricordo. I più piccoli non sono più tanto piccoli: è passato un anno intero, ed è stato un anno lungo, in cui molte cose per loro sono cambiate e altre hanno cominciato a cambiare. A settembre, quando insieme agli insegnanti abbiamo tracciato il percorso di questa seconda stagione del “Bonfigli Times”, abbiamo pensato che sarebbe stato opportuno lasciare alla terze un po’ di respiro nella seconda parte dell’anno scolastico. La scuola ormai è d’altronde soprattutto fatta di progetti, e io che sono un alieno, che la scuola la frequento parecchio ma guardandola sempre con gli occhi di chi è abituato a guardare altrove, posso assicurare che l’impegno richiesto a studenti e insegnanti è eccezionale. Ma anche gli stimoli che ricevono le ragazze e i ragazzi lo sono. Insomma, la scuola dei progetti va bene. Anche se per portarla avanti si fa una gran fatica.
L’ultima parola chiave di quest’anno, quella intorno a cui ruota il numero 3 del magazine, è stata “Scoperte”. Come era possibile immaginare, e come potrete vedere con i vostri occhi, un’autentica parola passepartout. Attenzione, però: nei frutti che avrebbe potuto dare non c’era niente di scontato. Quello che troverete di buono, ed è tanto, nei lavori fatti dalle prime di tutti i plessi – Corciano, Mantigana e San Mariano – dipende in tutto e per tutto dallo spirito di iniziativa e di collaborazione dei docenti, dalla reattività degli studenti, e della disponibilità dei tanti che si sono prestati a raccontare o farsi raccontare. Una volta di più, io mi sono molto divertito ad assemblare questo materiale. E ho scoperto moltissime cose.
Buona estate dalla sterminata redazione del “Bonfigli Times”!
Giovanni Dozzini