Il lavoro minorile: alla scoperta di un'infanzia negata
Classe 1 FS
Classe 1 FS
Gli alunni della classe 1 FS della scuola secondaria di primo grado di San Mariano, attraverso la visione del film Iqbal hanno scoperto una delle realtà più crudeli e ingiuste del nostro tempo: lo sfruttamento minorile. Iqbal Masih era un bambino pakistano che ha combattuto contro la schiavitù infantile e ha fatto aprire gli occhi su una condizione che priva milioni di bambini in tutto il mondo della loro infanzia, della libertà e della possibilità di costruirsi un futuro. Questi bambini non sono trattati come esseri umani, ma come strumenti per produrre ricchezza, costretti a lavorare in condizioni disumane, in laboratori bui e fatiscenti, annodando tappeti per ore interminabili, senza poter frequentare la scuola. Gli alunni hanno poi approfondito i principali diritti sanciti dalla Dichiarazione internazionale dei diritti dell’infanzia e adolescenza come: la famiglia, la salute, il gioco, l’istruzione e ogni forma di libertà di espressione.
Attraverso ricerche e approfondimenti svolti a gruppi, gli alunni hanno scoperto che il fenomeno dello sfruttamento minorile è allarmante perché coinvolge milioni di minorenni nel mondo a partire dalla tenera età e diffuso nella maggioranza dei Paesi della terra. Al termine del lavoro è stata effettuata una presentazione condivisa tra i gruppi poi convertita in video che rappresenta il prodotto finale di questa attività.
Ciò che ha colpito loro maggiormente è stata la forza e il coraggio di Iqbal che, nonostante la sua giovane età, è riuscito a capire che quella vita non era giusta e ha trovato dentro di sé la forza, il coraggio e la determinazione per ribellarsi, diventando un simbolo di lotta e speranza e portavoce di tanti altri bambini sfruttati come lui, denunciando le ingiustizie e attirando l’attenzione del mondo su un problema troppo spesso ignorato. Hanno, poi analizzato la situazione dello sfruttamento minorile in quei paesi maggiormente colpiti da questo fenomeno.
Questo percorso ha trasmesso agli alunni l’insegnamento che non bisogna restare indifferenti di fronte alle problematiche, ma essere cittadini attivi e responsabili. Ogni scelta, anche quella più semplice, come l’acquisto di un prodotto, può avere conseguenze sui bambini più poveri e sfortunati. E’ proprio dalla consapevolezza che può nascere il cambiamento.
Dalla scoperta dello sfruttamento minorile gli alunni hanno inoltre imparato che non è una questione lontana da loro, ma una realtà che tutti sono chiamati a combattere, partendo dalla conoscenza e dalla sensibilità verso chi non ha voce per creare un mondo più giusto per tutti i bambini, come dovrebbe essere veramente.