XVII CANTO

Il diciassettesimo canto del Paradiso, è ambientato come i due precedenti nel cielo di Marte, cui appartengono gli spiriti di coloro che sono morti combattendo per la fede. Dante continua la conversazione con il suo avo Cacciaguida, che aveva incontrato nel canto quindicesimo e che gli aveva parlato di sé e dell’antica Firenze in contrasto con la realtà presente della città ormai corrotta. Ora, il poeta è colto da dubbi e incertezze; dunque, seguendo il consiglio di Beatrice, chiede a Cacciaguida alcuni chiarimenti circa le numerose profezie che sono state pronunciate sul suo futuro durante il suo viaggio attraverso l’Inferno e il Purgatorio. Cacciaguida affronta quindi la complessa questione della predestinazione e si fa quindi portavoce di un’ulteriore, dura profezia. Il canto si conclude affrontando i nuovi dubbi di Dante sulle ripercussioni che potrebbe avere la Commedia, cui l’avo risponde con decisione e sicurezza.