Tanto gentile e tanto onesta pare

Dante Alighieri

Dante Alighieri - Vita nova, XXVI

Tanto gentile e tanto onesta pare

"Tanto gentile e tanto onesta pare"

Analisi metrica

Sonetto con schema di rime: ABBA - ABBA - CDE - EDC

Le prime due quartine (ABBA;ABBA) sono composte dalla rima incrociata ; mentre le due terzine (CDE;EDC) sono composte dalla rima inversa.

La struttura metrica della poesia è composta da un sonetto : tutti i versi sono endecasillabi.

Analogie/differenze tra termini e gruppi di termini

Nella poesia, tra termini e gruppi di termini, sono presenti analogie: In tutti i momenti, il poeta parla della donna amata; sono presenti termini: lingua (V.3), occhi (V.4-10), core (V.10) e labbra (V.12), i quali riconducono all’area semantica del corpo umano; sono presenti verbi: guardare (V.4) e mirare (V.9), che riconducono all’area semantica della vista; sono presenti aggettivi: gentile (V.1), onesta (V.1) , umiltà (V.6), dolcezza (V.10) e soave (13), aggettivi che sono attribuiti alla donna stilnovista.

Figure retoriche

Tra le figure retoriche di significato, nella poesia, è presente: la metafora (V.6) con l’espressione “d’umiltà vestuta”; è presente la similitudine (VV.7-8) “e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare”; è presente la sineddoche (V.12) con “labbra” per intendere volto.
Tra le figure retoriche di suono è presente: l’allitterazione (VV.1-2)[con la ripetizione della “t” e la “n”] “Tanto gentile e tanto onesta pare”, (V.8-9) [ripetizione lettera “m”] “a miracoli mostrare”, [ripetizione lettera “a”] “Mostrarsi sia piacente a chi la mira”. Tra le figure retoriche di ordine è presente: l’anafora (VV.10-11), con la ripetizione a inizio verso della congiunzione “che”.