Marco Cannone

LE LIBERTA' COSTITUZIONALI NEL PENSIERO DI PAOLO BARILE

Barile è stato uno dei più grandi costituzionalisti del ‘900, con una scuola di allievi tra le più significative, noto ad intere generazioni di studenti che si sono formate sui suoi libri. Per oltre mezzo secolo è stato anche protagonista nel dibattito civile e nella vita delle nostre istituzioni, arrivando a ricoprire nel 1993 la carica di Ministro dei Rapporti con il Parlamento con il Governo Ciampi.

Questo lavoro tratteggia i momenti essenziali della sua vita, sotto il profilo storico-giuridico, attraverso il filo conduttore delle libertà costituzionali, tema a lui carissimo.

Barile si avvicinò agli ideali del liberal-socialismo già durante gli studi universitari, ancora sotto il regime fascista.

Partigiano combattente durante la Resistenza nelle file del Partito d’Azione, subì la prigionia, la tortura e la condanna a morte, scampando fortunosamente alla fucilazione.

Significativo è stato il sodalizio con Piero Calamandrei, col quale collaborò a lungo, seguendolo anche durante i lavori all'Assemblea Costituente.

Va ricordato anche il suo impegno in favore dell’attuazione dei diritti civili, per la difesa della legge sul divorzio, per la libertà d’insegnamento, per l’affermazione del diritto dell’informazione e del diritto pubblico radiotelevisivo. Dedicò attenzione allo studio dei diritti attinenti allo sviluppo della persona umana ed ai cosiddetti diritti di “terza generazione”.

Oltre che nella ricerca scientifica, si fece apprezzare nella professione forense e nell’insegnamento come stimatissimo professore universitario.

È stato grande maestro alla guida di una scuola giuridica fiorentina di diritto costituzionale, una delle più importanti nel panorama italiano. I suoi allievi sono stati numerosissimi e a loro volta hanno animato scuole giuridiche in moltissime sedi universitarie.