L'Officina

Come già raccontato, il M.Au.Ro. si divide in due corpi: il primo è il museo mentre il secondo è l’officina. Questo è un ambiente molto importante dato che è qui che le vetture riprendono vita. Questa è divisa in varie mansioni che si estendono in maniera rettilinea all’interno dello spazio. Abbiamo un ingresso secondario che è collegato sia a via Ramiro Fabiani sia a via Sassola. Da qui entreranno direttamente i carroattrezzi che lasceranno la vettura davanti all’”ingresso carroattrezzi”. Una volta dentro, la macchina verrà sistemata sul primo ponte per una prima diagnosi: questo ponte è sistemato in modo tale da poter girare e indirizzare quindi il veicolo negli spazi successivi. In questo momento, se servirà, la vettura verrà smontata e ogni pezzo verrà restaurato o sostituito. Gli elementi di carrozzeria verranno condotti nella seconda parte dell’officina predisposta principalmente per il lavoro di “carrozzeria” diviso in lavoro di battitura della lamiera e riverniciatura. Una volta conclusa, la macchina verrà prima revisionata e poi fatta uscire per testarla sulla pista che correrà attorno all’edificio. Una volta finita la prova su pista la vettura rientrerà per gli ultimi aggiustamenti e infine verrà sistemata nel parco macchine posto alle spalle dell’officina. Spazi secondari all’interno dell’officina sono gli uffici, gli spogliatoi e gli spazi magazzino suddivisi in spazi per i rifiuti -al piano interrato- e magazzino pneumatici e lamiere.

Alcune informazioni dimensionali:

- Altezza netta locali officina 3,50 m. Tale altezza, confrontata con la presenza di ponti sollevatori, permetterà la lavorazione con veicoli che raggiungeranno una certa altezza.

- Altezza portoni di ingresso 3 m.

- Spazi degli spogliatoi 1 m2 per ogni dipendente.

- Pavimentazione e finiture interne lavorate per offrire un’elevata resistenza al fuoco e facilmente pulibili o smontabili in caso di danneggiamento.