DEFINIZIONE DI INFORMAZIONE.

La primissima lezione del corso parte introducendo subito il tema: l’informazione.

Si inizia con una definizione che parte da una crisi: lo storico de Fusco a un certo punto scrisse “l’informazione non può essere la materia prima dell’architettura” essendo la materia ad essere la materia prima dell’architettura.

Il professore cerca di trovare una ragione per la quale l’informazione è la materia prima.

Su un foglio bianco, disegniamo un puntino che a suo dire è “adimensionale”. Ciò non toglie il fatto che questo puntino ha cambiato lo stato di questo foglio bianco!

Il puntino viene definito dato, un minimo elemento di modifica dello stato precedente.

Se invece di un puntino facciamo un altro segno come, ad esempio, un “ovale” mi domando: che cos’è? Può infatti essere uno Zero [0] oppure la lettera O. Da cosa dipende la sua denominazione? Dipende dalla convenzione comune che adopero (per me può essere una O ma magari per qualcun altro può essere altro). Quindi:

-        Dato: il minimo cambiamento di una situazione precedente.

-        Informazione: i dati soggetti a molteplici interpretazioni.

In particolare, chiamo informazione l’applicazione specifica di una convenzione di un dato. Nell’attimo in cui questo dato appartiene ad un determinato set informativo allora diventerà informazione!

In ognuno di noi abbiamo un set specifico di informazioni essendo noi prima di tutto dei dati. (Tizio è alto 1.90cm, ha gli occhi azzurri…).

Questa cosa funziona anche nell’ambito informatico? A quanto pare sì. Nell’informatica, infatti, ci sono solamente informazioni e non dati.

Alla domanda “che cos’è” l’informatica ci risponde con delle informazioni.

L’ovale disegnato di fatto può essere definito a nostro piacimento ma l’informatica lo codifica subito come un “insieme di punti”.

Detto questo, sappiamo che in informatica è tutto in formazione. Si tratta quindi di un campo in continua costruzione, in divenire. Non è solo il fatto di questa immediata caratteristica ma è proprio l’informazione che deve ancora prendere forma. In che senso?

Allora abbiamo capito che in informatica esistono solo informazioni e che è sempre in formazione (dinamica). L’informatica non è formata quindi ma si sta formando.

Per operare l’informazione devono imparare a modellarla per dargli forma. L’informazione quindi si modella.

Il modello è quindi un “vaso” che si usa per dare forma all’informazione.

Informare: modellare secondo una forma.

DATO – INFORMAZIONE – MODELLO

Le mappe funzionano molto bene con questo tipo di ragionamento di rappresentare delle informazioni. A diverse convenzioni risultano sempre le stesse informazioni (la mappa che rappresenta la Sicilia e la Sardegna).

Modalità diverse di interpretazione!

In una lecture Baricco racconta l’evoluzione delle mappe della metropolitana di Londra facendo vedere come, a simili informazioni, corrispondono diversi modi di rappresentazione. Si vede come nelle nuovissime mappe della metropolitana, le curve non esistono ma sono presenti dei raccordi d angoli ben precisi (45°/90°). Il secondo aspetto è quello di una scrittura sempre più omogenea e infine la cosa più interessante è che viene adoperato un sistema unificato delle distanze fra le varie stazioni. Queste distanze sono tutte più o meno simili: ciò significa che se ho due stazioni molto lontane e due molto vicine, nella rappresentazione queste sono vicine uguali.

Ciò che nella realtà è complesso, sulla mappa viene “semplificato”.

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