SPAZIO COME INFORMAZIONE

Il concetto di spazio può essere illustrato in tre modi:

- Spazio Organo

- Spazio Sistema

- Spazio Informazione

Degli architetti che parlano del concetto di spazio troviamo due grandi figure: Le Corbusier, Gropius e Bruno Zevi. I primi due ne parlano come fosse una cosa organica che rimanda alla medicina nella quale un organo ha una forma in base alla funzione che questo deve svolgere. L’architettura moderna quindi si presuppone abbia un rapporto molto stretto tra forma e funzione.

Nel dopoguerra, quando la medicina ha iniziato ad interessarsi ad ulteriori concetti e sistemi (quello nervoso ad esempio) anche l’architettura ha iniziato ad aprirsi a nuove modalità e a nuovi mondi andando a lavorare in maniera simultanea.

In questa nuova epoca, l’informazione diventa materia prima.

Caravaggio lavora sul nodo strumento-crisi- nuova estetica affermando che se uno strumento viene sfidato si può raggiungere una nuova estetica.

Analizzando lo spazio ci rendiamo conto di quale sia la sua prima dimensione: il tempo. Questo avviene perché lo spazio viene identificato con il tempo. Per giungere ora ad affermare che lo spazio è informazione dobbiamo fare una serie di ragionamenti. Come prima cosa ci chiediamo se il colore esiste veramente.

Possiamo affermare che:

- Il colore è contestuale: non è assoluto, dobbiamo vedere il contesto in cui si pone, varia a seconda del colore che vi affianco. Anche per la trasparenza possiamo fare lo stesso ragionamento.

- Il colore è fisiologico: a differenza di alcuni animali noi riusciamo a vedere a colori. Noi umani abbiamo tre coni ottici mentre alcuni uccelli ne hanno quattro, questo fa sì che l’uomo veda in maniera diversa rispetto ad alcuni animali.

- Il colore è cognitivo: attraverso le culture si sviluppa la capacità di vedere i colori. Gli eschimesi vedono 30 tipi di bianco diversi mentre noi soltanto uno.

La domanda, quindi, è: il colore esiste veramente? Più o meno. Infatti, esistono le onde elettromagnetiche che rappresentano il dato, mentre il colore rappresenta l’informazione. Dato-informazione. Solo con questo connubio noi possiamo affermare che esiste il colore.

Quindi lo spazio è un costrutto, esiste la materia che, come il colore, è inscrivibile nelle tre categorie (fisiologico, cognitivo, contestuale). Se noi tentiamo di comprendere alcuni spazi essi possono essere “invisibili” ma attraverso il parametro dell’informazione essi diventano pieni.

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