TEMPO è: TEMPO PRIMA DIMENSIONE DELLO SPAZIO

La lezione di oggi parla del mondo 3D e di quanto questo non sia affatto soggettivo.

Quello che percepiamo oggettivamente è appunto solo percettivo e modificabile dal tempo e nel tempo assieme alle conoscenze.

Il tempo muta e muta con esso anche lo spazio. Nel medioevo si parlava di “momenti” (all’alba, al mezzogiorno…) fino ad oggi in cui parliamo di tempi effettivi che arriva da una negoziazione.

Un altro modo di pensare è che nella società medievale l’orologio era localizzato in punti precisi mentre nell’epoca industriale il tempo diventa “oggettivo” ognuno può averlo per sé. Il tempo inoltre divide la giornata in tempi diversi e ciclici. Il tempo di oggi è digitalizzato ed è ubiquo ovvero dappertutto arrivando a pensare ad un tempo digitale e non più meccanico.

Nell’articolo del prof, “Tempo prima dimensione dello spazio”, le questioni finora descritte si fanno più interessanti e che son state più o meno descritte così:

1- Tempo prima dimensione dello spazio. Se si sta in uno spazio che si sviluppa lungo un filo, è soltanto il tempo che ci dà la concezione dello spazio. Da ciò discende che il tempo diventa la prima dimensione conoscitiva, descrittiva, generativa dello spazio.

2- Il tempo è un intervallo percorribile.

3- l punto non ha né spazio né tempo. Il punto è ciò che non ha né spazio né tempo perché non è uno spazio percorribile. Il tempo e lo spazio si creano nell’attimo in cui vi è l’esplosione. Se questo lo guardiamo dal punto di vista della fisica, utilizzando i buchi neri, avremo un collasso della materia.

4- Ogni sistema di riferimento inferiore è contenuto da uno superiore. Come faccio a percepire un oggetto a tre dimensioni se io vivo in un mondo a due dimensioni? Immaginiamo di prendere una sfera (3 dimensioni) e incastrarla in un piano (2 dimensioni). Io avrò la percezione che la sfera abbia due dimensioni, ma se iniziassi a girare intorno alla sfera essa prenderà dimensioni maggiori o minori. Quindi da un mondo a due dimensioni io posso sperimentare un mondo a una dimensione inferiore (una linea ma anche un punto). Invece, possiamo riuscire a concepire il mondo a tre dimensioni soltanto se la sfera nominata precedentemente ruota e quindi anche in questo caso abbiamo l’intervento del tempo.

5- Da un sistema inferiore si ha proiezione di uno di livello superiore. A un livello inferiore hai le proiezioni del livello superiore. Io posso intuire ciò che c’è sopra.

6- Ogni sistema di riferimento è valido al suo interno e ha uno spazio e un tempo autonomo. Se pieghiamo un piano fino quasi a far toccare i due lembi e se una persona percorresse i due punti più stretti (A-B), impiegherebbe 10 minuti (ipotesi). Se io vedo questo in un sistema a 3 dimensioni non per forza ci impiego 10 minuti per percorrere la distanza ma posso utilizzare la vicinanza tra A e B.

Per conoscere però cosa effettivamente succede con la quarta dimensione, tocca aggiungere una settima formulazione:

7- In ogni sistema di livello superiore coesistono infiniti sistemi di riferimento di livello inferiore.

Per ulteriori informazioni clicca qui per accedere alla lezione.