L'EVOLUZIONE DEL COMPUTER

Con la lezione seguente comincia il secondo ciclo di lezioni del corso.

Da qui si inizierà a parlare del mondo raster e della digitalizzazione dell’immagine. Riconosciamo che c’è un rapporto tra l’evoluzione del mondo del computer e l’evoluzione dello schermo, dell’immagine raster appunto. Inizieremo il percorso con una “scena nativa” che va comprendere cosa c’era nel momento in cui siamo nati, che oggetti c’era e che quindi abbiamo vissuto e quali oggetti all’interno della nostra vita abbiamo visto evolversi (Garibaldi conobbe ad esempio l’arrivo del telegrafo). In pratica ognuno di noi ha vissuto l’arrivo di un “nuovo oggetto” e ha vissuto oggetti che già erano presenti e che ha visto evolversi.

Viviamo in un mondo nel quale lo scherma diventa sempre più presente, andando oltre quello che era il semplice schermo del televisore.

Andando avanti abbiamo compreso lo stretto rapporto presente tra la digitalizzazione e l’utilizzo importante delle dita, con le quali abbiamo iniziato a contare. La digitalizzazione alla fine di questo enorme giro ci ha infine portati ad utilizzare nuovamente le mani con gli schermi touch. La tecnologia del tattile era già presente però da moltissimo tempo, almeno dal 1985 ma doveva essere fortemente sviluppata e il primo che lo sviluppò fu Steve Jobs.

Il calcoli, i primi veri calcoli, venivano fatti con le forme geometriche anche perché farli con i numeri romani era assai complessi. Ciò ha sviluppato in noi delle formulazioni che ancora utilizziamo.

Anche nell’architettura è presente una rappresentazione delle modalità di calcolo possibili a quel tempo.

Nel periodo della rivoluzione industriale, Babbage inventò la prima macchina di calcolo che era completamente diverso dal calcolo che poteva essere fatto con l’abaco. Particolarmente interessante è quelli che avviene con il telaio meccanico che è stato il primo meccanismo “automatizzato”.

Sempre nell’Ottocento nasce la scoperta del mondo binario da collegare a George Boole, che ha avuto l’idea di racchiudere all’interno di sequenze tra zero e uno cifre e lettere e soprattutto il sistema di dati e relazioni.

Tutto era formalizzato all’interno del Sistema Binario. Parallelamente, un altro fisico calcola le superfici non in quanto piane ma in quanto curvilinee, che venne poi utilizzata da Einstein nelle sue teorie.

Il Novecento è importante per il grande salto dell’informatica e della tecnologia: la IBM elabora, per sistemi che hanno bisogno di grandi numeri, un sistema di punched card (scheda perforata) ovvero una scheda bucherellata che hanno delle informazioni ben specifiche. Una nuova tecnologia che assomigliava abbastanza al mondo del calcolo automatizzato. Con la guerra avvengono le primissime grandi rivoluzioni con l’elettricità usata per diramare le informazioni che venivano segante sulla scheda perforata. Questo sistema funzionava con un meccanismo di lampadine e corrente elettrica che, alla loro accensione alternata, indicavano delle specifiche. Queste informazioni vengono trasmesse grazie all’aiuto del sistema Booleano (linguaggio binario). Questi primi computer erano grandi quanto degli interi edifici!

Nell’evoluzione tecnologica abbiamo visto la nascita del chip e il problema dei minerali rari per la sua produzione. Il transistor ha un impatto importante all’interno del computer perché ciò che era presente nei vecchi e grandi computer, era possibile “rimpicciolirli”.

I primi importanti sviluppi si hanno qui in Italia grazie alla fabbrica Olivetti dove nasce quindi il primo computer a transistor.

Il computer continua ad evolversi e diventa “personale”. I primi PC sono legati alla fine degli anni 60 nella zona di san Francisco. Una prima idea era quella, infatti, di comprimere tutto il sistema all’interno di un “piccolo spazio” portatile.

Avanti e troviamo Bill Gates, che sviluppò un programma, il DOS che serviva a descrivere un sistema operativo. Gates prende una percentuale su questa invenzione così da fargli guadagnare sulla sua creazione. Fonda la compagnia Microsoft basata principalmente sui sistemi operativi. Questo ha un balzo quando la IBM alza bandiera bianca e anche lei inizia a progettare PC basandosi sull’idea di Bill Gates. Il sistema Apple ha una grossa novità con dei nuovi programmi che nel mondo reale non esisteva: l’easy-calc , il genitore dell’Excel.

Nel mentre Steve Jobs decide di sviluppare uno schermo che sia capace di creare delle immagini visto a quel tempo l’unica cosa che era possibile vedere sullo schermo erano delle stringhe di dati formati da lettere e numeri. Nasce quindi il “vero schermo” grafico grazie alla Xerox. Prima cosa che avviene è il fatto che si utilizza la tecnologia del mouse, il puntatore. Modifica quindi in maniera piuttosto radicale il mondo dei computer che molti altri non erano interessati a svolgere.

Nasce quindi come detto prima lo schermo bitmap. Negli man mano che avanzano e si aggiornano i sistemi operativi. Nasce il post-script molto utile per le stampanti andando a creare immagini graficizzate e non più pixellate.

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Si arriva infine alla creazione degli schermi tattili.


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