Sempre al MoMA ci sono altri due casi di celebrazione del design dell’automobile italiano. Il primo riguarda la mostra “Design for speed” allestita nel 1993 e dedicata al più grande marchio automobilistico della storia: la Ferrari. Sono esposte tre preziosi gioielli che hanno fatto la storia, ognuna a modo loro, del Cavallino rampante e sono accompagnate da tavole tecniche, particolari meccanici. Le vetture esposte per questa mostra furono la Ferrari 166 MM, la Ferrari 641F1 e infine la Ferrari F40.
La prima, la 166MM, è di particolare pregio essendo quella appartenuta a Gianni Agnelli che la ribattezzò “barchetta”, era una vettura nata per le corse, in particolar modo per la famosa Mille Miglia ma grazie al suo design raffinato riusciva a sfilare nei contesti più raffinati.
La 641-F1 invece è stata, ed è tutt’ora, l’unica vettura da corsa ad essere parte di una collezione museale. È infatti parte della collezione “Automania” del MoMA e lo deve alla sua forma sinuosa ed elegante che le offre una grande efficienza aerodinamica. Una silhouette particolare che ricorda quella di uno strumento musicale.
Infine, la F40. Voluta dal “commendatore” Enzo Ferrari durante i suoi ultimi anni di vita e progettata dall’Ingegner Nicola Materazzi e il centro stile Pininfarina, questa è vista come la primissima supercar della storia dell’automobile. Una GT stradale dalle prestazioni di una vettura da corsa. Un design spartano e al tempo stesso elegante e per la prima volta nelle vetture stradali vediamo una carrozzeria lavorata in fibra di vetro, kevlar e varie fibre aerodinamiche.
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I link per conoscere meglio le vetture: Ferrari 166MM, Ferrari F40, Ferrari 641-F1.