Raccontiamo la paura!

Concorso d'Istituto : "Se scrittura fa rima con paura". Premiata la nostra alunna Sabrina!

ottobre -novembre 2017

Verbania

Abbiamo scritto i nostri racconti di paura e la nostra alunna Sabrina ha vinto il primo premio :-) Clicca sul link sotto la foto per leggere i nostri racconti.



Cari amici, qui di seguito vi presentiamo i racconti che abbiamo elaborato per il concorso.

Dovrete arrivare alla fine per leggere il racconto premiato :-)

UN INCUBO CHE E' ANCHE REALTA'

Mi chiamo Simone Rossi e vivo a Torretta in provincia di Pavia. Vi descrivo il luogo più pauroso che conosco.

Fino alle 7,30 del mattino questo luogo, che di solito é molto affollato, é immerso nel completo silenzio. Tra le 7,30 e le 8,00 cominciano urla di ogni genere poi il luogo ricade nel completo silenzio. Tra le 9,45 e le 10,00 il rito si ripete: caos, urla di persone, fischi, tonfi, scricchiolii di porte... poi, di nuovo, un silenzio tombale. La mia più grande paura quando sono in quel luogo é di essere osservato da tutti, soprattutto nel momento in cui quella persona piena di rughe e dall'aria acida scorre quel suo dito scheletrico sul “libro” bianco davanti a sé e si ferma sulla lettera “R” e pronuncia quattro parole che raggelano il sangue: “Rossi, vieni alla lavagna!”. Come avrete capito il posto che mi terrorizza é la scuola soprattutto durante un esercizio: la prof. mi chiama per correggerlo e io dico: “No, non l'ho fatto!” perché ho paura di sbagliare e piuttosto prendo la nota.

APPUNTAMENTO COL DESTINO

E' un luogo chiuso frequentato da adulti e ragazzi: gli adulti vivono sereni in quel luogo mentre i ragazzi lo temono enormemente . E' un luogo in cui persone molto istruite effettuano controlli accurati, il loro sguardo non si stacca mai dal tuo volto sudato e tremante, le loro mani annotano tutti gli sbagli che fai e le cose esatte.

La cosa più paurosa che ti fanno fare in quel luogo é parlare di argomenti vari e se non rispondi sai che non finirai bene.

Sono dieci le persone sapienti che ti fissano in quel luogo, ti fanno domande e ti trasmettono ansia.

Purtroppo non posso sottrarmi al mio destino e so che dovrò entrare in quel luogo nel mese di giugno e affrontare i dieci sapienti e superare la prova.

Speriamo di... essere promossa.

IL TUNNEL

Aver paura di questo posto per la gente comune é una cosa normalissima: é un luogo molto buio, sporco e pieno di persone non molto affidabili.

La sera, quando si fa tardi e devo tornare a casa, mi faccio accompagnare per un pezzo da un mio amico ma lui, abitando prima di me, non passa attraverso questo posto e ogni volta mi ritrovo da sola. E' un tunnel puzzolente, pieno di persone senza tetto sotto l'effetto di stupefacenti. Cerco di passare il più possibile inosservata ma alcune persone mi chiamano, cercano di attirare la mia attenzione, allora io aumento il passo per uscire al più presto da quel posto ma quel tunnel sembra non finire mai. Mi fa paura l'idea di essere aggredita ma anche l'idea che la società permetta che queste persone possano vivere in mezzo alla strada nel degrado più assoluto.

Esco dal tunnel, finalmente , faccio le scale correndo e col cuore che mi batte a mille arrivo a casa, al sicuro. Dalla mia famiglia.

IL VERO MOSTRO

E' un luogo che all'interno è buio e all'esterno è verde con i manici rossi. In questo luogo regna un disordine immenso: vecchi giochi, cavi aggrovigliati, polvere.... E' un luogo alto e spazioso con interminati spazi di buio. Da piccolo non riuscivo nemmeno a fissarlo questo luogo e, assalito dal terrore, dovevo chiamare mio fratello. Avevo paura che da quel luogo uscissero mostri paurosi e pelosi con la bava lunga fino al mento. Solo oggi che sono cresciuto ho capito che quel luogo é un semplice armadio e che i veri mostri da combattere... sono dentro di me!

Ed ecco, signore e signori, il racconto vincitore!

IL COBRA

E' un luogo conosciuto da pochi, anzi, da pochissimi. E' un luogo dove ogni giorno la paura cerca di comandare, a volte anche con successo.

E' un luogo concreto e astratto, incolore e coloratissimo, misterioso, attraente e allo stesso tempo terrificante.

Questo luogo é la mia testa, dove i pensieri sono confusi e condizionati dalla più cattiva delle emozioni: la paura. In questo luogo la paura principale prende la forma di un cobra che divora la sua preda ed è la paura della solitudine, la paura di rimanere sola. Accompagnata a questa ossessione, arriva anche la paura di essere giudicata, di essere abbandonata. Per colpa di queste paure mi capita spesso di fare scelte sbagliate, di chiudermi in me stessa.

C'é una cosa, però, che la mia paura non sa: non sa che io sono una combattente e che sto imparando a conoscere questo luogo dove lei sembra più forte. Non sa che tra poco tempo non potrà più farmi del male: lei stessa dovrà avere paura di me.

Qualche notizia sul concorso:

"Io leggo perché" è la più grande iniziativa nazionale di promozione della lettura, organizzata dall'Associazione nazionale editori. Quest'anno, la terza edizione si è svolta dal 21 al 29 ottobre e nelle librerie aderenti è stato possibile acquistare libri da donare alla scuola per arricchire il patrimonio librario delle biblioteche scolastiche.

"È un’iniziativa che punta ad avvicinare studenti, librerie e case editrici" – spiegano le docenti referenti del progetto – "offrendo alle scuole l'opportunità di avere una certa quantità di libri gratuiti per la biblioteca scolastica. Allo scopo di invogliare giovani e meno giovani alla lettura, gli allievi di Bée hanno proposto, in linea con il periodo dell'anno, un assaggio di letture “da brivido”, passando dai classici come Poe e Buzzati, a testi più moderni e a leggende popolari".

La partecipazione è stata decisamente positiva, soddisfatti sia il pubblico sia i responsabili del Libraccio, ai quali piacerebbe che il negozio diventasse un luogo di incontro e cultura anche per i più piccoli, in cui guardare, conoscere e imparare ad amare i libri.

Durante la manifestazione sono stati anche premiati i vincitori del concorso, sempre legato al tema della paura, diviso in tre sezioni (scrittura, disegno e fotografia), aperto a tutti gli allievi dell'Istituto comprensivo Alto Verbano.