W la generosità!

Data pubblicazione: Oct 08, 2020 1:15:25 PM

Cari amici di Piancavallo, per le vostre attività di cittadinanza, oggi vi consigliamo la visione di un cortometraggio da non perdere!

Il titolo é: "L'altro paio", dura 4 minuti ed è stato prodotto in Egitto nel 2017. La regista é Sarah Rozik e ha solo 20 anni!

Provate a guardarlo e a rispondere a queste domande:

1) Dove si svolge la vicenda?

2) Quali differenze sociali, fisiche, di carattere hanno i due protagonisti?

3) Cosa li accomuna secondo te?

4) Prova a riassumere oralmente la vicenda soffermandoti su tutti i particolari che ricordi. 

5) Continua il racconto. Immagina che i due protagonisti si incontrino dieci anni dopo. Descrivi il luogo dell'incontro, cosa sono diventati,  il dialogo tra i due.  Comincia così: "Un giorno, dopo dieci anni, i due ragazzi, ormai diventati adulti, si incontrarono di nuovo".

Leggi il tuo racconto e confrontalo con quello dei tuoi compagni


Esercitazione ideata dagli alunni della classe II media, scuola Piancavallo - Laboratorio di educazione civica coordinato dalla prof. Palmina Trovato



IL NOSTRO RIASSUNTO

Nel cortometraggio intitolato: “L'altro paio” si racconta di un ragazzino povero, di nove anni. Siamo in Egitto, c'è un bambino povero che capita alla stazione. Ad un certo punto gli si rompe la ciabatta, un'infradito. Si siede su una roccia e cerca di aggiustarla. In stazione c'é molta gente che parte e arriva. Mentre guarda sconsolato la ciabatta rotta, vede un suo coetaneo in mezzo a tanti altri viaggiatori: il ragazzino ha delle scarpe bellissime e lucide che indossa con grande orgoglio. Il ragazzo povero desidera tanto quelle scarpe ma sa che in nessun modo, nella sua vita potrà mai ottenerle.

Arriva il treno e il padre del fanciullo dalle scarpe nuove, lo prende per mano e lo trascina velocemente sul treno per conquistare un posto a sedere: nel salire sul treno la scarpa si inceppa sul gradino. Il ragazzo povero vede la scarpa lì per terra ma non pensa neppure per un attimo a tenerla per sè. Raccoglie la scarpa e cerca di riportargliela. Il treno parte e il bambino prova a rincorrere il treno, tende la mano, prova anche a lanciare la scarpa ma purtroppo non riesce a restituirla. Stanco e dispiaciuto, si dispera e si arrabbia contro se stesso. Proprio in quel momento, il suo coetaneo più fortunato ha un'idea: premiare quel gesto generoso di un ragazzo con un altro gesto generoso. Decide così di togliersi anche l'altra scarpa e di lanciarla giù, verso il ragazzo. Improvvisamente sui volti dei due ragazzi spunta un sorriso di felicità. Il ragazzo ricco é contento di aver fatto quel gesto, il ragazzo povero lo ringrazia e lo saluta, felice di aver avuto un regalo che proprio non si aspettava.

Questa storia insegna che se siamo generosi, non solo rendiamo felici noi e gli altri ma miglioriamo anche il mondo in cui viviamo.

Diceva il Mahatma Gandhi: «Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo».

Significa che se vogliamo che il mondo migliori, noi prima di tutto dobbiamo agire per essere migliori. 

Se tutti faremo la nostra parte  il bene trionferà sul male. 

Articolo scritto da L., M., L., A. classe II media scuola Piancavallo




"La generosità, ben lungi dall’essere un fenomeno soggettivo e limitato alla sfera delle interazioni private, estende la sua area d’azione a tutto il tessuto sociale e si pone come forza gravitazionale e innesco dei fenomeni di riconoscimento e di riconoscenza, indispensabili affinché la società possa avere luogo.

Molto prima delle leggi, che regolano i rapporti tra cittadini, e molto più estesamente dei rapporti economici, che muovono le relazioni tra soggetti dotati d’interesse, la generosità si trova alla base dello “stare insieme” dei soggetti civili, siano essi persone o istituzioni."

PIERMARIO VELLO

http://www.piermariovello.it/la-societa-generosa/