Le nostre foto

Questa sezione è dedicata alle foto di Piancavallo scattate da alunni e insegnanti.

Prima di inserire le foto vogliamo darvi alcune semplici nozioni di tecniche fotografiche.

COME FARE UNA BELLA FOTO

In classe abbiamo letto alcune semplici nozioni di tecniche fotografiche e quello che più ci ha fatto riflettere è che il risultato di una buona foto dipende da molti fattori:

· caratteristiche della fotocamera utilizzata

· studio del soggetto o luogo da riprendere

· esperienza

· conoscenza dello strumento

· conoscenza della luce

· intuito

· abilità del fotografo

· un pizzico di fortuna.

Inoltre abbiamo imparato che ciascuno di noi ha un suo stile personale che dipende da tanti fattori ma in modo particolare dalla propria sensibilità, dalla passione per la fotografia, dall’interesse per quello che si vuole fotografare.

Abbiamo anche riflettuto su alcuni errori molto comuni:

· errori di inquadratura

· tempi sbagliati

· luce insufficiente o eccessiva

· movimento della macchina fotografica.

A proposito di movimento abbiamo capito che è impossibile fotografare il movimento perché la foto fissa comunque l’azione. Ad esempio è molto difficile fare una foto che ritragga il vento. Noi vediamo l’albero curvo o l’onda marina ma non vediamo muovere né l’uno ne l’altro. Se riprendiamo i fiocchi di neve che cadono in realtà fissiamo solo un istante della loro caduta. Stesso discorso per un’auto che passa, un uccellino in volo o l’acqua di un ruscello che scorre.

Questa bella foto è stata scattata da Giacomo, classe terza media, nel mese di novembre 2012,

alle ore 6 del mattino dalla finestra della sua camera.


PERCHE' FOTOGRAFIAMO?

Per ricordare un amico.

Per fermare un momento speciale.

Per fissare un paesaggio.

Per rivivere le emozioni di una vacanza.

Per immortalare le diverse fasi della crescita di un bambino, della vita in generale.

Per documentare la nostra identità (carta di identità e passa porto)

Solo questo?

No! La fotografia è estremamente importante per la scienza in diversi settori.

In meteorologia, le immagini inviate dai satelliti vengono utilizzate per le previsioni del tempo e danno indicazioni riguardanti l’inquinamento atmosferico.

In astronomia le fotografie ci permettono di registrare immagini di corpi celesti che emanano radiazioni invisibili all’occhio umano.

In archeologia se ne fa un ampio uso per ricognizioni, rilevamenti di siti preistorici.

Inoltre, le fotografie sono utili anche per rilevamenti topografici militari e civili.

In medicina la fotografia è utile per effettuare diagnosi e prevenzione.

In ambito industriale essa evidenzia particolari processi di fusione dei metalli.

Infine, la fotografia all’infrarosso consente di effettuare particolari riprese in astrofisica, mineralogia, criminologia (impronte), biologia, nel settore del restauro e ci permette di riprodurre immagini in condizioni di oscurità di nebbia.

In ultima analisi, oggi, il settore della ricerca medica utilizza delle microfotocamere applicate al microscopio per ottenere immagini di batteri e di virus.

Tuttavia, malgrado l’innegabile utilità della fotografia, persistono dei pregiudizi che investono l’ambito psicologico che portano a un rifiuto ad essere fotografati anche per una questione di retaggio culturale e religioso. Secondo alcuni popoli farsi ritrarre ruberebbe le emozioni trasmesse dall’anima.

In alcuni casi, il timore di essere fotografati, dipende dal fatto che si teme di non dare un’immagine della propria persona corrispondente alla realtà. Forse è proprio per questo motivo che quando si è ripresi ci si mette in posa.

In generale si fotografa maggiormente nelle famiglie in cui sono presenti dei bambini, quasi si volesse fermare sull’immagine la loro crescita.

Tuttavia, la fotografia, rappresenta sempre ciò che il fotografo vede.

Tutto ciò che ci circonda si sviluppa in tre dimensioni, altezza, larghezza e profondità, mentre nella fotografia viene riportato soltanto su due dimensioni, altezza e larghezza. Non esiste la profondità anche se sfruttando le caratteristiche della macchina fotografica si ha l’illusione di riprendere anche la profondità.

Inoltre lo strumento può inquadrare soltanto una porzione della realtà che vediamo intorno a noi non avendo la possibilità di spaziare a 360° come il nostro occhio.

Possiamo semplicemente scegliere una porzione di spazio e decidere se inquadrare con taglio orizzontale piuttosto che verticale.

Per ottenere una bella foto è indispensabile l’abilità di cogliere il “momento giusto” e soprattutto avere tanta pazienza.

Foto è stata scattata da Giada, classe 3 media, febbraio 2013 ore 11

Rita, 20 dicembre 2012, ore 8.00

Rita, 9 gennaio 2013, ore 8.10

Fotografare di notte

Una bella foto di un paesaggio notturno ha in genere un grande fascino. I giochi di luce trasformano anche situazioni normalmente molto banali.

Inoltre, di notte, il contrasto tra le zone illuminate e quelle al buio aumenta notevolmente i contrasti. Al crepuscolo, quando si accendono le prime illuminazioni ma non è ancora scomparsa l’ultima luce del giorno, è forse il momento migliore per fare splendide foto.

Per realizzare delle belle foto in notturna è indispensabile utilizzare un cavalletto e impostare un tempo di posa piuttosto lungo.

Sarebbe inoltre, una buona cosa, inserire un cavetto per lo scatto per evitare le piccole vibrazioni provocate dal dito durante lo scatto manuale.

In realtà, è piuttosto difficile calcolare l’esatto tempo di esposizione. Pertanto è necessario fare più prove o tentativi per valutare il tempo migliore.

Utilizzare tempi di posa piuttosto lunghi permette di ottenere fantastici effetti di luce ad esempio se si vuole fotografare automobili in movimento o le insegne luminose dei negozi.

Massimo, 5 gennaio 2013, ore 21,30 sereno e ventilato

Continua la nostra attività di fotografi

Rita, 10 marzo 2013, ore 16,00 soleggiato

Rita, 10 marzo 2013, ore 16,15 soleggiato