Storia di un aggettivo che credeva di essere un nome

Data pubblicazione: Feb 22, 2017 8:1:35 PM

C'era una volta BEL, un aggettivo qualificativo molto antipatico perché si credeva superiore a tutti gli altri nomi, verbi o articoli che fossero.

Ogni volta che si recava a scuola prendeva di mira soprattutto i ragazzi più piccoli dicendo loro: “Vorresti uscire insieme a me da buon amico?”. Un mattino un ragazzo gli rispose: “Sì! Se esco insieme a te io sarò un BEL RAGAZZO e tutti mi guarderanno!”. “No caro amico, non ci siamo capiti... - rispose BEL - la mia compagnia si paga!”.

Il ragazzo deluso, allora, se ne andò in un angolino a piangere. Di lì passarono altri aggettivi: “Ciao RAGAZZO, perché piangi?”dissero. “Credevo di essere amico di un aggettivo e invece lui mi ha chiesto dei soldi per stare con me! ”. “Che sciocco che è quell'aggettivo! Non sa che l'aggettivo non è nessuno senza il nome! Non ti preoccupare ci siamo noi al tuo fianco e adesso gli daremo una bella lezione a quell'aggettivo. Ah, mi presento: anch'io sono un aggettivo! Mi chiamo FURBO e questi sono i miei amici aggettivi: GENTILE, ALTRUISTA, INTELLIGENTE.

Gli aggettivi presero sotto braccio il nome e si avviarono sorridenti alle macchinette delle merendine.

Ora il nostro amico non era più un semplice RAGAZZO ma era diventato un RAGAZZO GENTILE, ALTRUISTA, FURBO e INTELLIGENTE!

Quando li vide tutti insieme, BEL morì d'invidia: lui ormai completamente solo e senza amici e il RAGAZZO, invece, felice e soddisfatto.

MORALE: chi crede di poter avere tutto, rischia di non avere nulla!

Scritta da: Alessandro classe I, Antonio classe III