Rosa Dei Talenti Italiani all'Estero: Stefano LODOLA

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E' italiano in Giappone il giovane venticinquenne, l'emigrato tra i più intelligenti del mondo (wikipedia). Superlaureato,cantante, suona il piano, intrattiene il pubblico giapponese. Un modo nuovo e piu' moderno per trasmettere la cultura italiana. Si afferma show-man italiano all'estero. Ecco un nostro vero Ambasciatore nel mondo.

Intervista esclusiva per ITALIANI ALL'ESTERO TV

Simona > Oggi per ITALIANIALLESTEROpuntoTV abbiamo con noi Stefano Lodola.

Ciao Stefano, grazie di essere qui.

Grazie a voi dell’interesse.

Simona > Lasciati presentare. Stefano è una figura eclettica: ingegnere e manager di formazione, si è scoperto cantante e show man.Ha 25 anni e da 4 anni vive a Tokyo dove, dopo la laurea specialistica in ingegneria a Pisa, ha conseguito un master in gestione d'impresagrazie ad una borsa di studio nipponica e frequenta il dottorato in economia e commercio. È anche membro del Mensa,il club delle persone con il quoziente intellettivo nel 2% più alto della popolazione. Ma dimmi, perché proprio il Giappone ?

Vicino a Marina di Carrara (Toscana), dove sono nato, ho conosciuto dei giapponesi che si occupavano di esportazione del marmo,così mi sono interessato al loro Paese, fino a visitarlo con loro. Per caso, nel mio campo di studi (ingegneria e management) il Giappone è un’autorità, quindi ho coniugato studio e interesse personale facendone la meta degli studi.

Simona > Andare così lontano…così giovane…Cosa dicevano i tuoi genitori?

Beh, non erano proprio contenti: era come se partissi per la guerra. Credo che considerassero i miei progetti (sempre che ne avessi) un po' una follia perché superano i loro orizzonti. Ma quando si tratta di istruzione non mi negano mai niente,anzi mi incoraggiano.

Simona > Cosa ti ha spinto così lontano?

Sapevo che potevo crescere di più all’estero e mi trovavo bene con le mie compagnie giapponesi. In generale, la diversità culturale mi attrae, mi incuriosisce e mi arricchisce. Ora che sto in Giappone, sembra che anche le persone del luogo traggano beneficio dalla mia presenza. Credo di essere nel posto giusto.

Simona > La cultura giapponese è molto diversa dalla nostra. Come riesci a viverci bene?

Vivo là da 4 anni e ormai conosco virtù e storture di questa gente. Come in ogni cultura, c'è del buono e del cattivo. Apprezzo le buone abitudini giapponesi, come il rispetto e la cortesia, ma non farei mai la vita del giapponese: sono inibiti, reticenti e conformisti.

Simona > Lo stile di vita là dev’essere spossante, vero?

Sì. È opprimente anche per i giapponesi, ma io, in quanto straniero, sono esente da molte costrizioni sociali. A Tokyo questo ritmo di vita è esasperato al punto che per uno straniero l'unico modo per non crollare psicologicamente è quello di mettersi in proprio.

Simona > E' molto importante per loro il lavoro?

La concezione del lavoro e la sua posizione nella scala dei valori è la differenza maggiore con la nostra cultura. Per me questo è stato istruttivo. Molti corrono alla carriera perché intravedono, dopo tanto lavoro, cioè tanta fatica, l'ozio, come godimento finale (ma è solo un sollievo). Io finora ho avuto la fortuna di dedicarmi ad attività che trovo interessanti e appaganti e non mi pesano affatto.

Simona > In verità lo scopo di questa intervista per ITALIANIALLESTEROpuntoTV è di far conoscere anche un altro aspetto

interessante della tua personalità eclettica. Mi riferisco a Stefano artista. Vuoi parlarcene?

Certo! Premetto che fino a due anni fa non avevo niente a che fare con la musica. Nel 2007 ho cominciato a divertirmi con lo studio del violino (suonato da me somiglia più a un gatto in calore) e del pianoforte; poi mi sono scoperto cantante lirico e showman. Mi esibisco in spettacoli auto-organizzati e su richiesta in ambienti di prestigio (anche se non ancora in teatri), in particolare mi differenzio con la mia serie di spettacoli di canto e cabaret, che ho chiamato "Se vuoi goder la vita" : alterno arie e canzoni a pezzi di parlato su temi di costume, filosofia di vita e cultura, in tono scherzoso ma sempre intelligente, che intrattiene ma fa anche pensare, per trasmettere veramente qualcosa al pubblico. La lirica tecnicamente è molto esigente ed io onestamente sono ancora agli inizi, ma già a questo livello il pubblico apprezza. Inoltre qui in Giappone ho una combinazione di vantaggi irripetibile: il livello dei cantanti lirici locali deve ancora crescere molto, l'immagine dell'italiano è la più apprezzata e i giapponesi hanno un bisogno disperato di adottare uno stile di vita sano e positivo, proprio quello che propongo io.

Simona > Quindi un successo meritato dovuto tutto al talento?

Prima di tutto, non so se e per cosa ho talento. Di sicuro ho molti interessi e voglia di fare. L’attenzione che sto ricevendo è raccolta applicando l'ottica gestionale ad un'arte tradizionale che è restia ad innovarsi: sono presente su Internet, ho il mio club di amici (non sono a mio agio a chiamarli fans) con tanto di newsletter e mi pubblicizzo con mezzi innovativi. Ammetto che a volte la mia promozione aggressiva suscita diffidenza, persino sdegno, da parte dei musicisti classici tradizionali. Personalmente non condivido la logica per cui quelli che cantano lirica debbano necessariamente seguire “la” carriera da cantante, cioè di cantare e basta, per di più sottoponendosi ad una lunga gavetta. Se ci si trova a sgomitare è perché manca un elemento di differenziazione e la propria figura è interscambiale con altri che fanno le stesse cose. Io posso vantare un profilo fuori dal comune e non voglio limitarmi a cantare.

Simona > È curioso che in una società dove il lavoro è così efficiente e super organizzato tu abbia trovato terreno per sviluppare la tua

creatività a tutto tondo con tanta grinta. Possiamo dire che pur essendo così giovane sei già arrivato?

No, proprio no… nel presentare le mie attività posso suonare celebrativo ma riconosco che umanamente devo ancora crescere molto. Vivo ancora quasi esclusivamente per me.

Simona > Quindi, tutto quello che fai, lo fai per te solo?

Confesso che provo piacere a riuscire, ma mi prefiggo di fare del bene anche agli altri con le mie attività: il titolo del mio spettacolo è proprio l’invito da parte mia a vivere meglio e sembra che chi mi ascolta tragga beneficio. Io stesso mi stupisco piacevolmente delle parole di apprezzamento dopo lo spettacolo. Fra l’altro, in Giappone ho intrapreso una personale battaglia civile. Là non esiste alcuna legge in materia di protezione dal fumo passivo. A furia di restare avvelenato nei locali, mi sono impegnato nel movimento antifumo locale.

Simona > In conclusione, non torneresti in Italia?

Il mio ambiente in Italia era limitato e avevo poco in comune con quelli che ci si aspettava che fossero le mie compagnie. Tuttora sorrido quando qualcuno mi consiglia di frequentare compagnie del mo paese, o di coetanei, come tutti gli altri o cose del genere. Ad oggi il Giappone si è rivelato il mio ambiente ideale, ma mi piacerebbe passare dei periodi anche in altri Paesi. Non vorrei stare in Italia, anche se proprio ora mi trovo a Firenze per studiare canto. Qualunque sia la carriera o le carriere che seguirò, il Giappone sarà sempre l'elemento che mi differenzia dai concorrenti. In ogni caso, la portata di quello che mi passa per la testa mi porterà naturalmente in giro per il mondo.

Simona > Allora per ora per ti ringrazio. Tienici al corrente delle tue evoluzioni su ITALIANIALLESTEROpuntoTV. Buona fortuna Stefano!

Grazie a voi, a presto!

Trovate Stefano Lodola su Internet e qui di seguito un articolo apparso pochi giorni fa in Italia:

www.stefanolodola.com

www.youtube.com/stefanokun

Questo é l'articolo apparso in questi giorni, clik qui per vederlo meglio e con la foto in Giappone

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