Francesco Bellissimo - Rosa dei Talenti Italiani al'Estero

Sono Stefano Lodola, italiano residente a Tokyo, Giappone. Vi presenterò alcuni personaggi italiani che abitano in questo lontanoPaese.Gli italiani presenti in Giappone sono in continuo aumento e concentrati prevalentemente nella capitale Tokyo.Questa comunita', destinata ad aumentare ulteriormente alla luce delle sempre piu' strette relazioni commerciali e culturali tra i due paesi,e' costituita da una variegata presenza che rientra, comunemente, sotto l'ombrello del "Made in Italy".

Nel mio piccolo, provo a diffondere il meglio del nostro Paese. Lo faccio con spettacoli di canto, conferenze, articoli, esportazione.

( per conoscermi meglio clik qui su questo LINK A INTERVISTA e filmato )

Ammetto che per me è facile: noi italiani in Giappone siamo molto amati. Siamo gli stranieri più ammirati e apprezzati dai giapponesi.

Il nostro modo di fare amichevole, bonario, giocoso è visto molto bene. Soprattutto ci invidiano la nostra spensieratezza e la nostra

libertà individuale e morale.

Di recente ho scoperto un interessante personaggio, Francesco Bellissimo.. Si definisce "ricercatore culinario". , eccolo !

Nella Foto: Francesco Bellissimo - Ricercatore Culinario

Nato a Roma il 3 gennaio 1979 da padre italiano e da madre giapponese, immigra in Giappone nel 2001. Cresce nella zona di San giovanni, e in Italia frequenta il Liceo Artistico Alessandro Caravillani e la facoltà di Filosofia dell’Università La Sapienza, per poi partire come militare volontario (Scuola di Fanteria di Cesano). Parallelamente, Francesco dedica il suo tempo ad attività di volontariato, e lavora anche per Riviste e numerosi Programmi Televisivi.

Mario Lupi, un suo amico di lunga data, ce ne ha parlato in questi termini: “Credo che Bellissimo sia una persona creativa che si sente a disagio se messo in un percorso predefinito e che per questo se ne è andato a creare uno personalissimo in un paese straniero. La sua forte determinazione lo rende deciso nelle sue scelte, anche se queste sono inusuali: non si fa scrupoli a comportarsi in modo originale se ne ha voglia.”

Naturalmente incuriositi dalla sua figura, siamo andati a trovarlo direttamente.

Ciao Francesco, benvenuto!

Felice di essere qui, grazie per l’accoglienza.

1. Come mai sei in Giappone?

   • Il Giappone ha dei tempi storici diversi da quelli italiani. Il sistema Italia non mi offre garanzie. In Giappone invece sono riuscito a trovare la mia dimensione.

2. Che differenze trovi tra la società giapponese e quella italiana?

• • Io trovo molte somiglianze. In Giappone come in Italia vale il proverbio di Plauto “ Tua quod nihil refert, ne cures” (Non ti preoccupare delle cose di cui non ti importa). Dal dopoguerra in poi questi paesi sono entrambi delle democrazie plutocratiche create ad hoc da poteri esterni. Entrambi i sistemi sociali, sfruttano le risorse naturali dei paesi del terzo mondo, creando instabilità globale. Il 90% della ricchezza finisce nelle tasche di chi controlla la piramide sociale, ed il restante 10% al popolo, che siamo noi.

3. Che scuole hai frequentato e che tipo di studi hai svolto?

• • Una delle mie fortune è proprio quella di aver cercato di frequentare poco gli ambienti scolastici.

  • Possiamo imparare, capire e apprendere anche senza iscriverci da nessuna parte no?

  • Le scuole di oggi distruggono l’Essere Umano, privandolo della Speranza, della Immaginazione e soprattutto della Gioia di Vivere.

  • Un persona senza speranza, senza immaginazione e senza gioia di vivere, diventa una persona spenta e facile da sottomettere. Vedo la “Scuola” attuale concepita affinchè si perpetri il succitato sistema sociale piramidale.

1. Dal tuo sito vedo che ti definisci "ricercatore culinario". Che cosa ti proponi? La tua passione per la cucina è funzionale allo scambio culturale?

Secondo me ogni “Essere Umano” è un assoluto capolavoro della natura, in continua evoluzione.

• • E per evolversi bene, inanzitutto deve saper mangiare bene ed avere una sana coscienza alimentare. Coscienza significa anche gratitudine verso la Natura e verso il Lavoro del Contadino e del Pescatore.

  • Andando ad insegnare nelle scuole ho notato che, a volte durante la mensa, gli studenti mangiano la pasta, ignorandone però completamente la provenienza e la storia. Porgendo loro qualche domanda è emerso che questa incoscienza alimentare non riguardava solo la cucina italiana. Probabilmente questi ragazzi una volta adulti, continueranno ad “accettare cibo” passivamente senza riflettere su cosa stiano facendo,

  • Essere consapevoli è un primo passo verso una vita migliore. Con la consapevolezza si potrà cominciare un reale scambio culturale.

5. Su internet troviamo che sei anche un disegnatore ed che hai pubblicato un tuo fumetto.

• • Se consideriamo che per far uscire anche solo una vignetta con il proprio nome sono necessari anni di gavetta... riuscire a pubblicare per due anni un mio fumetto è stato un piccolo “miracolo”. Ovviamente non potendo competere con i mangaka giapponesi, proposi uno stile personale di disegno, molto semplice, completamente diverso dal Manga. Il progetto funzionò.

6. Ricercatore Culinario, Disegnatore, Seminari nelle scuole...ma quante ore lavori al giorno?

• • Se lavorassi tanto probabilmente produrrei molto meno di quanto produco ora. Cerco di dedicare il mio tempo alla buona cucina, all’amore, alla salute e anche al piacere di imparare. Il restante tempo lo dedico ai miei progetti che cerco di coniugare con il lavoro.

7. Che consiglio puoi dare ad una persona che vuole intraprendere una carriera all’estero?

• • Mantenere la propria dignità rispettando sempre le persone. In Giappone ho purtroppo visto italiani la cui massima aspirazione è stata quella di diventare dei burattini, e di svendere la propria identità solo per comprarsi la macchinetta ed il vestitino. Il vero “Successo” è quello di una vita vera e vissuta.

1. Durante gli incontri di cucina, e durante le conferenze in cui spieghi cosa è davvero l'Italia, che cosa si aspettano da te i giapponesi, e che cosa ti sembra capiscano dopo che ti hanno conosciuto?

   • Generalmente i giapponesi hanno nelle loro menti l’immagine dell’italiano “stereotipato”, Questo perchè, come gli italiani in Italia, la maggior parte di essi trae informazioni principalmente dal mezzo televisivo.

   • Il problema è che nessuno insegna a loro (o meglio non gli si vuole insegnare) cosa sia il linguaggio televisivo, i suoi effetti sui comportamenti, ed i suoi meccanismi intrinsechi. Queste persone oltre a non avere una coscienza critica sull’argomento, tendono a confondere la “realtà” con le immagini che vedono passivamente in qualche programma.

   • Con i miei incontri, nei limiti dei miei mezzi, cerco di risvegliare in loro un sano interesse al “Sapere”, e ricordare a loro l’importanza di avere sempre un occhio critico. Per esempio sembra torni molto utile saper riconoscere un buon ristorante italiano a Tokyo con la propria intelligenza, e non basandosi su delle classifiche fatte da terzi con dei criteri discutibili

2. Come vedi il tuo futuro?