Signore, tu lo sai che sono ateo
Ateo pensoso - disegno di Rodafà Sosteno
Signore, tu lo sai che sono ateo.
L’inaudito l’insipido la rabbia,
l’accidia la tristezza l’empietà:
i miei peccati umani li ho davanti
quando mi alzo e mi corico, e quando
ti raffiguro, inutile ineunte.
Per dono i miei peccati ora ti offro,
ultimi versi senza santità:
ma tu proteggi almeno la mia stirpe.
Stefano Talamini
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per gentile concessione di Stefano al nostro giornale