MODO DI PRODUZIONE TELEVISIVO/FILMICO

modo di produzione filmico

A differenza del modo di produzione televisivo, il modo di produzione filmico è determinato dalla possibilità di realizzare riprese audio e video in tempi e luoghi diversi e di assemblarle nell'ordine voluto tramite il montaggio.

Con questa tecnica vengono realizzati film di tutti i generi, i documentari, le videoclip, gli spot pubblicitari, i servizi del telegiornale.

In genere viene utilizzata un'unica videocamera (o cinepresa) che effettua riprese da diversi punti di vista.

Nel cinema e nel video professionale si usano per le riprese troupe composte da più persone, sia perché ognuno possiede una specifica professionalità, sia perché le variabili da tenere sotto controllo nel corso di una ripresa sono molteplici e se ognuno si concentra su un singolo aspetto è più facile ottenere un buon risultato.

Una troupe di ripresa completa è costituita da un regista (che sulla base della sceneggiatura e delle circostanze decide cosa riprendere e come), un direttore della fotografia (che determina lo stile delle immagini dal punto di vista della composizione, dell'illuminazione, dell'equilibrio tonale e cromatico), un tecnico luci (che posiziona e alimenta le lampade seguendo le indicazioni del direttore della fotografia) un cameraman (che effettua materialmente le riprese) un tecnico audio (che controlla la qualità del suono posizionando i microfoni e regolando i volumi di registrazione).

A seconda della complessità della produzione e del budget può accadere che ognuna di queste figure disponga di uno o più aiutanti o al contrario che più funzioni diverse siano espletate dalla stessa persona - al limite un prodotto di tipo filmico può essere realizzato anche da una sola persona che effettua le riprese e poi le monta.

In generale il regista, facendo riferimento alla sceneggiatura, dà istruzioni dettagliate agli attori e ai tecnici prima di iniziare la ripresa di ogni inquadratura, ad esempio, nel caso di una fiction:

" siamo alla terza [ inquadratura ] della [ scena ] sette bis, a metà di pagina 13 . Tu Gigi sei qui seduto a capotavola e tu Beatrice sei alle sue spalle, un po' a sinistra, e stai guardando fuori dalla finestra. La camera parte su un primo piano di Gigi che pronuncia la prima battuta, poi quando Gigi comincia a dire "ma questa volta sono sicuro..." comincia ad allargare lentamente in modo che quando arriva a "lei è stata ad ascoltarmi senza dire niente..." ha dentro anche un piano americano di Beatrice. Quando Gigi arriva a "e allora le ho chiesto di sposarmi" tu Beatrice ti volti verso di lui. Poi qui ci fermiamo e la tua risposta la facciamo domani con una soggettiva di Gigi."

Mentre gli attori provano la scena il cameraman e il direttore della fotografia controllano che nelle inquadrature non compaiano elementi di disturbo e che l'illuminazione sia quella desiderata.

Quando tutto è in ordine il regista dà il comando per l'inizio della ripresa, in genere con la sequenza "silenzio", "motore" (viene messa in moto la video[cine]camera), "ciak", "azione" (parte Gigi con la battuta)

La ripresa e l'azione vengono interrotte quando il regista ordina lo stop.

E' importante notare che, mentre nel modo di produzione televisivo il tempo della ripresa corrisponde al tempo del programma (o di una sua sezione abbastanza lunga), nel modo di produzione filmico le inquadrature vengono prodotte una alla volta e il flusso temporale viene prodotto artificialmente in fase di montaggio. La conseguenza più eclatante è che nel film il corso del tempo può essere alterato (anzi, è quasi sempre alterato), ad esempio un viaggio a New York può durare tre minuti, il crollo di una torre può durare diversi minuti, il finale può essere raccontato all'inizio della storia

modo di produzione televisivo

Il modo di produzione televisivo è determinato dalla possibilità di scegliere tra i diversi segnali (audio e video) disponibili in un certo istante quello da mandare in onda (o registrare).

A differenza del modo di produzione filmico, quindi, il montaggio avviene contemporaneamente alla ripresa.

Implica l'utilizzo di diverse macchine (e operatori) connesse tra loro a formare uno studio televisivo

Con questa tecnica vengono realizzati i telegiornali, le telenovelas, le telecronache di avvenimenti sportivi, i dibattiti, i giochi televisivi, le televendite.

Ognuna di queste tipologie di programma, ovviamente, implica una diversa organizzazione del lavoro, che è determinata anche dalla tradizione della struttura che lo produce, dai contratti di lavoro e dallo stile del regista. Alcuni elementi, però, restano fissi in tutte le produzioni.

Diversi cameraman riprendono sotto diversi angoli visuali diversi aspetti dello lo stesso avvenimento, mentre nello stesso tempo la regia, tramite mixer audio e video, sceglie e combina tra loro le varie immagini e le varie sorgenti sonore e le manda in onda ( o le registra sul master ). La regia ha anche la possibilità di utilizzare pezzi registrati precedentemente, titoli e testi, immagini e suoni provenienti da collegamenti esterni.

La continuità del programma è garantita da una semplice regola: "mentre è in onda una sorgente un'altra sorgente prepara l'inquadratura successiva" Ad esempio mentre la camera 1 è in onda e inquadra una coppia che discute, la camera 3 prepara un primo piano sull'uomo, oppure mentre da un registratore va in onda la registrazione di un goal, la camera 4 prepara l'inquadratura del portiere (ospite in studio) che verrà inserita con una tendina.

La "macchina della diretta" implica un notevole flusso di comunicazione tra i vari membri della troupe, flusso che ovviamente non deve disturbare ciò che viene detto o fatto sul set.

Per questo motivo negli studi televisivi la regia (dove regista, aiuto regista, addetto al mixer, controllo camere, tecnico delle luci, tecnico audio ecc. devono poter comunicare tra loro) si trova in un locale separato dal set, i cameraman e il direttore di scena sono collegati tramite cuffie e microfoni con la regia, e le telecamere sono dotate di luce di tally per avvisare il cameraman quando sono in onda.

Le istruzioni date dal regista sono di questo tipo: "camera 2 dammi un primo piano della signora"; (al tecnico mixer) "vai con la due"; "pronta la tre sul totale"; " tre, allarga un po', per favore"; "quattro vai sul pubblico, tieniti pronto per una panoramica";(al tecnico mixer) "vai con la tre"; "quattro vai con la panoramica";(al tecnico mixer) "in onda la quattro"...

Le persone che sono sul set ricevono informazioni dal direttore di scena, dalle luci di tally sulle telecamere, dai monitor di scena che mostrano le immagini che la regia sta mandando in onda, da cartelli tenuti da assistenti fuori scena. Da alcuni anni si è diffusa l'abitudine che il conduttore disponga di un auricolare che gli permette di ricevere messaggi dalla regia.

Naturalmente, come in un'esecuzione orchestrale, la maggior parte delle cose vengono concordate e stabilite durante le prove: ad esempio le posizioni degli "attori" (fondamentale per il posizionamento delle luci), le posizioni delle camere, quali saranno i soggetti privilegiati di ciascun cameraman, che tipo di inquadrature verranno fatte...

La scaletta sarà più o meno dettagliata e rigida a seconda del tipo di programma: minima per un evento sportivo, elastica per un dibattito di attualità, una vera e propria sceneggiatura per un teleromanzo.

Quando questo modo di produzione viene utilizzato per produrre programmi registrati, è conveniente registrare, oltre al segnale in uscita del mixer, anche l'uscita di alcune telecamere in modo da poter successivamente rimediare ad eventuali errori commessi dai cameraman o dalla regia.

In ambito scolastico il modo di produzione televisivo ha, sul modo di produzione filmico, il notevole vantaggio che è possibile impegnare nella ripresa un maggior numero di studenti che possono valutare il risultato del proprio lavoro pochi istanti dopo che si è finito di registrare, senza dover attendere i tempi del montaggio.