scialèsc' = salice

scialèsc' = salice

vedi scialèscia

C'era chi con un ramo di salice faceva l'arco ...

<< A fine primavera.

Noi correvamo a piedi ad Albosaggia un verde sito di piena campagna. Dopo aver fatto archi coi rami di salice bicorni fionde ed amicizia e giochi con le rane dello stagno e le lucertole, noi tornavamo a casa all'imbrunire, stanchi di lunghe corse e capriole, inalando odor di fieno e di umide zolle.

Ci accompagnava il coro bonario dello sbatacchiare monotono e innocente dei campanacci al collo delle vacche isolate, chiare e screziate di terra sulle zampe che avvertivano al passo il peso generoso delle abbondanti e prodighe mammelle.

Non ho mai più provato il gran conforto che mi dava quell'aria senza tempo.>>

dal sito http://www.poetare.it/gus.html

Tradotta in dialetto

Approfondimenti sulla coltura del salice viminale

(link al libro del 1799)

Racconto in dialetto <<'N póor scialésc'>>












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