PER SAPERE COSA è IL MIF
MIF, 10 MARZO 2024
[10/03/24, 13:05:40] Crescenzi Valeria: Oggi, mi ha colpito la quantità di parole cominciate con “RI”…
Le elenco, per come le ho segnate e sentite.
RITORNARE
RIASSESTARSI
RICOSTRUIRE
RISVEGLIARE
RIASCOLTO
RINASCITA
RITMO VITALE
RISCOPERTA
RISPETTO
RICANTARE
RIACQUISIZIONE
RIVIVERE
RIFlESSIONE
RIGENERAZIONE
RICENTRARSI
RIFLESSIONI
RIABILITARE
RIDARE
RIPRESA
RISPOSTA
RISCHIO
RICUCIRE
RIUSCIRE
RISONANZE
RICHIESTA
RICORDI
RINGRAZIARLI
RINGRAZIARE
RIMETTIAMO IN CONTATTO
Mi piace pensare… che quei suoni primari, primordiali, forse gli unici che le persone colpite da ictus riescono a concedersi, produrre, inizialmente, per RIPARTIRE o RICOMINCIARE, siano quelli umani che RIGUARDANO tutti noi e che appartengono al nostro prenatale, pre-esserci diciamo.
Humming, ninna nanne, come diceva Loredana, quei suoni inizialmente usati o prodotti insieme al paziente, per il paziente, con il paziente, (semplicemente l’altro), sono così fondanti e sono in grado di RICONNETTERCI alla parte emotiva che deve esserci come slancio per una nuova modalità di RITORNO alla vita.
Ecco, più che pensare ad un prima, penso sia importante pensare al primordiale, quel primordiale suono dell’esserci e del RITROVARSI e l’idea di considerare il regredire un avanzare, in un concetto più ampio di divenire e progredire della vita.
Quando non si può andare avanti allo stesso modo o quando non si può, per forza di cose, tornare indietro, perché qualcosa in noi è cambiato o è stato cambiato dal destino, come dicevamo, si può sempre trovare un nuovo modo per avanzare, divenire, per come ci è possibile.
E ci metto in mezzo tutti, proprio perché a tutti può accadere o perché tutti possiamo diventare il mezzo, per qualcun altro, in qualsiasi ambito ci “troviamo” ad essere e lavorare, per poterci RICONGIUNGERE o far ricongiungere a ciò che siamo o siamo stati.
Se c’è un suono che ci accomuna, che ci RIGUARDA, è proprio il suono dell’essere e di come siamo venuti al mondo, con la nostra voce, segno e impronta unica, inconfondibile, irripetibile, del nostro passaggio alla vita umana.
La voce come grido d’essenza, voce dell’immetterci al mondo, entrare proprio nel mondo, fisicamente.
La voce, le voci, che abbiamo ascoltato e visto cantare, nei video di Loredana, erano voci RITORNATE, RITROVATE, RINATE.
Imparerò anche a far ascoltare la mia voce che pensa tutte queste cose e a dirvi queste cose quando le penso.
Piano piano.
Grazie mille, buon pranzo a tutti voi ♥️💪
Valeria.
[10/03/24, 13:07:04] Angela De Venuto: ❤️
[10/03/24, 13:14:34] BOITO LOREDANA: Grazie Valeria❤️🤗
[10/03/24, 13:39:13] Brani Paola: Come sempre bellissima intervisione, grazie Loredana😊. Ho partecipato a molte intervisioni di questo bellissimo gruppo da cui si imparano e si scoprono tante cose interessanti, ma la cosa che le accomuna sempre (parlo per me) è la grande commozione che ogni volta mi prende.
[10/03/24, 13:39:49] BOITO LOREDANA: Grazie Paola 🤗
[10/03/24, 13:52:47] Calderara Rita: Grazie Loredana! Veramente interessante!
[10/03/24, 13:56:17] Caroli Roberto: Loredana. L’autenticitá ti accompagna, grazie... amalgamata a tutto l’importantissimo insieme: nel fare, nel dire, nell' esserci.
[10/03/24, 14:02:48] Cavallini Daria: Grazie di cuore Loredana!
[10/03/24, 14:06:29] Guzzoni Antonella: Wow!
[10/03/24, 14:07:18] BOITO LOREDANA: 🙏 🤗 Grazie a tutti
[10/03/24, 14:19:07] Venturi Barbara: Bellissima intervisione! Grazie Loredana
[10/03/24, 15:09:52] Da Rold Marzia: Grazie grazie grazie Loredana!! ❣️❣️❣️
[10/03/24, 15:15:02] BOITO LOREDANA: Grazie ancora🙏🤗.
[10/03/24, 20:54:33] Cassano Giacomo: Vorrei donare a Loredana Boito e a tutti voi, come ringraziamento per la bella condivisione di questa mattina, uno dei brani che è stato leva e cardine nella relazione terapeutica con un paziente afasico a serie di un ictus che avevo in carico quando ho lavorato alla Clinica Zucchi di Carate Brianza.
Ascoltando Loredana mi sono tornate dentro le emozioni e i ricordi di quell’esperienza molto forte.
Grazie a tutti
https://youtu.be/uaIf8npNsAc?si=RbUZsgoK13hWnvKu
[10/03/24, 21:11:33] Marco Farina: Caro Giacomo, grazie per la condivisione di questa bella canzone! Fiorella Mannoia interpreta il testo con la sua consueta eleganza e efficacia narrativa!
Grazie ancora a Loredana e a tutto il nostro fantastico gruppo per le emozionanti riflessioni che abbiamo condiviso oggi! 🤗
[10/03/24, 21:13:17] Caroli Roberto: Si, bella canzone, grazie Giacomo.
[10/03/24, 21:17:29] BOITO LOREDANA: Grazie a tutti voi!🤗 Grazie Giacomo, adoro la Mannoia 😘.
[10/03/24, 21:17:45] Guzzoni Antonella: https://youtube.com/watch?v=Yn65JctuEz0&si=JeRj22h_91i464_D
[10/03/24, 21:18:35] Guzzoni Antonella: Per Loredana e per tutto il gruppo.
[10/03/24, 21:18:43] Guzzoni Antonella: Buona serata 🌆
[10/03/24, 21:25:55] Angela De Venuto: Grazie per questi ascolti.
[12/03/24, 07:16:28] Calderara Rita: Buongiorno a tutti, mi piacerebbe condividere con voi uno degli aspetti che più mi ha risuonato maggiormente domenica: il concetto di silenzio e, come conseguenza, di ascolto profondo sia di sé stessi che dell'altro.
Sono parole che dico e sento talmente spesso da rischiare, a volte, di darle per scontate.
Invece credo siano la base, l'essenza, il fulcro del nostro lavoro ed è un concetto così profondo che non sempre riesco a coglierlo.
Il silenzio di fronte ad una persona morente o estremamente sofferente, può diventare buio, vuoto, oppure, se elaborato quotidianamente, può diventare infinita ricchezza di elementi non tangibili normalmente.
Il silenzio con noi stessi può trasformarsi in uno scatolone pieno di pensieri disordinati e invadenti, oppure può diventare vuoto curativo.
Il silenzio quando l'Altro parla può diventare noia oppure Ascolto profondo.
Grazie infinite per questi incontri, fonte di ispirazione!
Buona giornata a tutti!
[12/03/24, 08:36:15] Giangiuseppe Bonardi: Lo inserisco subito nelle risonanze. Grazie