PER SAPERE COSA è IL MIF
DOMENICA
11 maggio 2025
Dalle ore 10 alle ore 13
La stimolazione sonora sensoriale nelle gravi e multiple disabilità (PIMD)
Riflessioni
La stimolazione sonora è musicoterapia o no?
Quali riflessioni supportano il ‘senso’ degli interventi?
Cosa dice la letteratura?
Quali autori e quali concetti chiavi guidano la stimolazione sonora?
Metodo, approccio o tecnica?
Rischi e criticità della pratica e dei vissuti del musicoterapeuta?
Quali spazi per nuove ‘idee’, ‘intuizioni’ e ‘metodi originali’ del musicoterapeuta?
È possibile standardizzare un metodo o una prassi di intervento per renderla ‘universale’ o applicabile in molti contesti e da più operatori della cura?
EVENTO RISERVATO AI PARTECIPANTI MIF
MIF, 23 marzo 2025
23 marzo 2023, le risonanze dell’intervisione musicoterapica condotta da Angela De Venuto
[23/03/25, 12:57:15] Cassano Giacomo
Grazie Angela delle tue condivisioni. Questi nostri incontri fanno sempre nascere interessanti riflessioni che spesso chiariscono dubbi o avallano condotte terapeutiche che a volte possono infondere dubbi relativamente a ciò che è musicoterapia o no. L’onestà intellettuale e l’autenticità che ha caratterizzato il tuo Intervento è che in generale ci contraddistingue è il perno centrale del MIF.
[23/03/25, 12:57:32] Brani Paola
Ogni intervisione porta qualcosa di nuovo da cui trarre tanti spunti di riflessione. Grazie Angela per avere condiviso con noi alcuni tuoi percorsi che hai portato avanti con sensibilità, delicatezza e competenza. Come sempre, al termine di ogni intervisione a me rimane la gioia di appartenere ad un gruppo di persone che portano tanta ricchezza di pensieri e tanta bella umanità.
[23/03/25, 13:02:25] Pantaleo Renato
Bellissima intervisione, approccio coraggioso, stimolante, avrei voluto continuare ancora.
[23/03/25, 13:02:28] Ferruccio Demaestri
Grazie Angela e grazie a tutti! Buona domenica! 👋🏻
[23/03/25, 13:09:47] Crescenzi Valeria
Mi rendo conto che mi è difficile parlare mentre i pensieri scorrono in diretta. Il bello di sentirsi ascoltati e accolti è un grande supporto. Angela penso di capirti quando dici che solo qui potevi aprirti liberamente. È una grande fortuna poterlo fare. I video li ho trovati potenti e anche “tangibili” rispetto al tuo racconto e al tuo lavoro. Coerenti e reali. Ti sei esposta davvero molto. Complimenti e soprattutto… grazie!
[23/03/25, 13:15:33] Venturi Barbara:
Grazie di cuore, Angela, per questa intervisione così ricca e stimolante. Purtroppo, a causa di impegni familiari, mi sono dovuta disconnettere prima della fine, ma ci tengo a sottolineare quanto questi momenti siano fondamentali per me. Ogni incontro è un’opportunità per esplorare nuove visioni e approcci, sempre con grande delicatezza e professionalità.
Ciò che mi ha colpito profondamente oggi è stata la tua totale assenza di onnipotenza e la capacità di parlare dei casi e di te stessa con una trasparenza e una correttezza che hanno aperto a una serie di domande e riflessioni che risuoneranno in me ancora per giorni.
Grazie ancora per tutto ciò che hai condiviso e alla prossima intervisione!
[23/03/25, 13:34:11] Caldognetto Davide:
Tempo fugit... non basta mai...
PS: @393475827412 ci facciamo una cena con O. d. g.: “i modi come rappresentazione simbolica della dimensione affettiva nell’homo musicus”.
[23/03/25, 13:54:26] Caroli Roberto
Angela é una persona aperta... al mondo dell'aiuto... al mondo dei vari linguaggi e al loro uso di bellezza funzionale...
Muovendo verso il terapeutico*educativo, nell' habitat della autenticità che... libera dagli stereotipi, Angela si connette e fa connettere alla sua forma felice, come un toccasana.
Le paure arcaiche ci accompagnano e bisogna convivere con esse ma la musica e l’arte e, chi le propone, anche con queste modalità, sono il sistema immunitario piú adeguato...
Il verbale é normalità e natura umana, quindi la spontaneità che la muove é, e va, considerata...
*Mu*SI*Ca*.
Angela grazie delle tue vere e sincere descrizioni umane e professionali... e grazie a tutti per le domande e risposte che hanno stimolato l’intervisione per.... ruscelli di riflessioni.
[23/03/25, 13:59:02] Cavallini Daria
Grazie Angela, il tuo intervento mi è risuonano molto, come quello di altri colleghi.
Concordo sull'importanza, per una crescita personale e professionale, di questi incontri dove, per me, in primis, “suona” la nostra “humana musica” 🌹
[23/03/25, 14:41:20] Branchini Lisa
Grata dell'opportunità di ascoltare esperienze umane e professionali così generosamente condivise. 🙏🏻🌺
[23/03/25, 14:57:58] Da Rold Marzia
Grazie Angela per la sensibilità sottile che hai fatto trasparire nel tuo lavoro e nel tuo approccio all’altro, che porta delicatezza e profondità in ciò che fai e che sento affine. Grazie a tutte le riflessioni che sono emerse che come sempre mi fanno riflettere e che nei prossimi giorni continueranno a risuonare dentro, mettendomi a confronto con me stessa, con il mio lavoro e con chi quotidianamente incontro.
Un abbraccio a tutti.
[23/03/25, 14:57:59] Boito Loredana
Grazie della splendida Intervisione, del tuo sentire, del tuo essere mamma, del tuo essere musicoterapeuta.
Un grande percorso, grazie di averlo condiviso. 🙏🤗
[23/03/25, 15:13:02] Farina Marco
Angela, quante esperienze umane e professionali hai condiviso generosamente con noi oggi!
Attraverso la tua esperienza ci hai testimoniato - come parecchi di noi hanno già fatto in precedenti Intervisioni - che il percorso di ciascuno di noi è lungo, impegnativo ma soprattutto ricco di grandi opportunità.
Integrare negli anni la spinta (già pre-esistente) a conoscerci e ad acquisire sempre nuove competenze - unita alla disponibilità ad accogliere ogni fase della nostra vita - ci sollecita ad essere persone migliori, in grado di osservare e mettersi in ascolto di ciò che ci circonda e di ciò che accade in noi, facendone un punto di partenza solido e fecondo.
E vivere tale processo “alchemico” in una stanza di musicoterapia è un grande privilegio, perché ci spinge a crescere, sia personalmente sia, e soprattutto, nella misura in cui facilitiamo un percorso di cambiamento, cosa leggibile anche da chi non è in stanza con noi, osservando la trasformazione dei propri cari. E il nostro dovere è di saper aggiustare il tiro se il cambiamento fa fatica a manifestarsi... anche in noi, io penso. E su questo punto credo proprio che il tuo lavoro ti caratterizzi da sempre!
Cara Angela, è stata una gioia grande ascoltarti nel nostro gruppo... ne sono passati di anni dai tempi della nostra formazione...
La maternità è un plus della tua cifra terapeutica... e chiunque abbia visto i filmati che hai condiviso credo abbia avuto la stessa consapevolezza!
Un caro abbraccio Angie e grazie ancora! 🤗
[23/03/25, 15:54:42] Simone Rizzardi
Grazie Angela per la tua testimonianza cosi autentica e concreta. Mi fa sentire la vicinanza di un fare Musicoterapico quotidiano onesto, vero, vissuto. Hai portato le questioni chiavi che ogni professionista incontra nella sua storia umana e lavorativa e il gruppo ha restituito quella saggezza speciale che si fa incontro accogliendo i diversi modi di affrontare le questioni includendo teorie, pratiche e soprattutto quella soggettività terapeutica che contraddistingue ognuno di noi e che può essere sapientemente messa nelle nostre relazioni. Sono occasioni che mi danno la forza e l’energia di poter dirmi (e dirci) che stiamo andando in una giusta e unica direzione di crescita. Una buona settimana a tutti.
[23/03/25, 17:45:29] Angela De Venuto
Dunque… siccome il tempo in effetti non basta mai.. e io avrei voluto ascoltare tutti voi.. e avrei avuto altro da raccontarvi, ma soprattutto avrei avuto domande per voi mie stelle… propongo di pensare un nuovo formato per il 2026: andare avanti fino al pomeriggio, ma con una pausa in mezzo dove (sbocconcellando) affrontare il tema dei Modi con Caroli e Caldognetto (tipo pranzo divulgativo..) cosa ne dite? 😝
[23/03/25, 17:50:58] Angela De Venuto
Vi ringrazio. Per l’ascolto profondo. Per aver condiviso risonanze e manifestato rinforzo. Vi ringrazio per avere messo luce sui prossimi passi.
Sono contenta di sentirmi attribuite l’onestà intellettuale e l’autenticità, come anche il coraggio che sento mio.
Sull’onnipotenza confermo: totale assenza :)
Roberto, ti ringrazio per la lettura, per l’ascolto che hai saputo tradurre in parole. Porti sempre poesia nella nostra humana musica e comprendere la poetica di chi ho di fronte fa parte di me nella vita e nel lavoro. Grazie per le parole gentili.
Mi è piaciuto leggere “un fare musicoterapico quotidiano onesto, vero, vissuto”, perché mi restituisce una modalità di ascolto “always on” e declinata nelle piccole cose, che sono quelle che amo di più e che poi fanno la vita.
Marco, grazie per avermi ascoltato e percepito attraverso gli anni. Penso anch’io che faccia parte dell’indole di questa professione sentirci sollecitati a essere migliori, in grado di osservare e metterci in ascolto. Ed è bello ci sia sempre un nuovo inizio.
Come ho detto, credo nella comunità e nel fare comunità che ciascuno ha la possibilità di esercitare. Ritengo che la musicoterapia possa essere un punto di realtà di quello che spesso è solo un mondo ideale. E partiamo proprio da ciò che serve, il desiderio. Affinché sia reale, il mio bisogno è quello di fare rete: con la famiglia, col territorio, con i professionisti.
Un giorno mi hanno regalato questo “detto” che ora io dono a voi: per fare un lavoro terra terra, ci vuole un animo cielo cielo.
[23/03/25, 17:56:57] Caldognetto Davide
... la vedo dura... è un miracolo l’avere imbroccato l'orario 10 -13.
Comunque il rimando simbolico delle strutture intervallari è argomento eterno, anche perché non ci sono solo i “modi” strutturati ma poi ci sono le “inflessioni” interne, percepite e non, date da microtoni e glissati propri che rimandano alla voce umana ed alle inflessioni/cadenze vocali tipiche di ogni cultura... argomento più che eterno... non so se M. Schneider affronta l'argomento nei suoi scritti, devo ancora affrontarli. (... Beppe lo sa di sicuro...).
[23/03/25, 17:59:15] Angela De Venuto
Si infatti il pranzo divulgativo era un po’ una provocazione per ridere ma davvero sarebbe un tema da studiare e su cui confrontarsi per anni…
[23/03/25, 17:59:32] Caldognetto Davide
Già...
[23/03/25, 18:00:05] Angela De Venuto
Comunque aspetto almeno un quinquennio prima di usare la parola “modi” in questa platea 😂😂.
[24/03/25, 16:12:03] Siluri Elisabetta
Le nostre intervisioni...un appuntamento atteso con desiderio che mi dona solo e sempre "roba buona", stimoli per sentirmi a casa e invogliarmi ad andare oltre,
conferme su ciò che conta (autenticità... ascolto... desidero... incontro... coraggio...).
Grazie Angela e grazie a tutto questo magnifico gruppo❤️ .
A cura di Giangiuseppe Bonardi
Paola Brani, Loredana Boito, Antonella Grusovin, Casi clinici di musicoterapia 3 (a cura di Giangiuseppe Bonardi), MIF
Casi clinici di musicoterapia 3 è il libro elettronico che raccoglie le riflessioni proposte, durante le intervisioni musicoterapiche svolte nel 2024, da parte delle Colleghe: Paola Brani, Loredana Boito e Antonella Grusovin.
Paola Brani ci conduce nei “turbamenti e nelle tempeste contagiose” che ha affrontato facendo musicoterapia con una persona affetta dalla sindrome di Kabuki.
Loredana Boito ci porta nel mondo dell’afasia, mentre fa musicoterapia, declinando di volta in volta all’ascolto e il canto delle proprie emozioni e di quelle delle persone in cura.
Antonella Grusovin ripercorre le fasi salienti della musicoterapia vocale che ha adottato con “Roberto”, una persona affetta da meningite in età pediatrica.
Casi clinici di musicoterapia 3, è corredato da alcune stimolanti riflessioni inerenti i benefici scaturiti dal condividere e ascoltare le nostre esperienze musicoterapiche.
Le riflessioni sono state esposte dalle autrici e dallo scrivente, durante la Giornata Europea della Musicoterapia del 17 novembre.
L’intervisione musicoterapica diventa quindi luogo di dialogo, di convergenza, di stimolo e di formazione continua in una perenne tensione che mette a confronto i personali modi di sapere, di fare e di essere musicoterapeuti con quelli dei Colleghi.