PER SAPERE COSA è IL MIF
MIF, 19 novembre 2024
Domenica, 17 novembre 2024, in occasione della Giornata Europea della Musicoterapia, il MIF, MtIntervisionFree, in collaborazione con la Fondazione Casa di Industria di Brescia, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, ha realizzato in presenza, presso i locali di Casa di Industria e, in collegamento online, ha realizzato, con Paola Brani, Loredana Boito, Antonella Grusovin, l’intervisione musicoterapica aperta inerente questa tematica: “Sindrome di Kabuki, afasia e musicoterapia vocale”.
All’evento erano presenti un numero elevato di iscritti, perlopiù in collegamento online.
Partecipano all’evento, in presenza o in collegamento online:
Angiulo Roberto;
Avanzini Roberta;
Basso Elena;
Bianchi Maria Grazia (MIF);
Bianchi Sara;
Bissa Alessandro;
Boito Loredana (MIF);
Bonardi Giangiuseppe (MIF);
Bottelli Chiara (MIF);
Brani Paola (MIF);
Branchini Lisa;
Bruti Elisa;
Calderara Rita (MIF);
Caldognetto Davide (MIF);
Cassano Giacomo (MIF);
Caroli Roberto (MIF);
Cavallini Daria (MIF);
Cerri Stefania (MIF);
Chiari Alessandra;
Congestrì Chiara;
Cioffi Pietro;
Corno Lucia;
Crescenzi Valeria (MIF);
Da Rold Marzia (MIF);
Del Bianchi Francesca;
De Venuto Angela (MIF);
Espina Lisanti Julieta (MIF);
Farina Marco (MIF);
Flora Filomena;
Gelmini Simone;
Giudici Silvia (MIF);
Grusovin Antonella (MIF);
Guzzoni Antonella (MIF);
Izzo Alessandra;
Nicoletti Serena;
Manzo Teresa;
Mazzoletti Sabrina;
Mazzucchelli Rita;
Morandini Giada;
Lafabiana Miriam;
Leuce Chiara;
Luchetta Giulia (MIF);
Nicoletti Serena;
Olivari Paola (MIF);
Pantaleo Renato (MIF);
Pasculli Valentina
Pasinetti Sandra (MIF);
Poclen Giuseppe (MIF);
Pisu Michela;
Proietti Sara;
Quaglino Biagio;
Riccio Silvia;
Rigamonti Alberto;
Rizzardi Simone (MIF);
Rossini Raffaella (MIF);
Saleri Ilaria;
Santoro Giuseppe Michele;
Siluri Elisabetta (MIF);
Taglietti Stefano (MIF);
Tumminello Vincenzo;
Venturi Barbara (MIF);
Visani Sofia;
Vitale Raffaella.
La manifestazione prende l’avvio (ore 10:00) con la presentazione della giornata incentrata sul valore della condivisione delle nostre professionalità musicoterapiche.
Il tema della condivisione è ora ripreso e sottolineato dal collega Davide Caldognetto, il musicoterapeuta di Fondazione Casa di Industria, che dà la parola alla Presidente della Fondazione Casa di Industria, la dottoressa Elisabetta Donati.
La dottoressa Elisabetta Donati ci ringrazia per la nostra presenza che diventa un importante momento formativo non solo per gli addetti ai lavori ma anche a chi lavora, con dedizione e professionalità, nell’ambito della relazione d’aiuto.
Riprendo la parola e presento il Collega Pino Poclen che mi affianca nel coordinamento del nostro gruppo di intervisione musicoterapica.
Insieme ripercorriamo velocemente i quattro anni di storia fatti con MIF e la mission che perseguiamo ossia analizzare, in una situazione protetta, rispettando scrupolosamente le indicazioni della legge della privacy, una situazione musicoterapica dal punto di vista:
teorico (l’orientamento teorico di riferimento ossia il cosiddetto “modello teorico di riferimento”);
metodico (analisi delle fasi del metodo seguito per raggiungere il fine prefissato, unitamente allo studio degli strumenti musicali, di valutazione e di comunicazione, ecc. utilizzati per raggiungerlo);
relazionale;
musicale;
emotivo;
dei risultati raggiunti.
Ora le colleghe testimonial dell’evento: Paola Brani, Loredana Boito e Antonella Grusovin, una dopo l'altra, espongono ai presenti la loro esperienza di intervisione musicoterapica, evidenziandone gli aspetti salienti delle proprie condivisioni.
Trovarsi in un gruppo di lavoro non giudicante ma accogliente e in ascolto, nel clima dialogante del confronto alla pari, dell’intervisione musicoterapica, caratterizzata dall’interazione ritmica tra il relatore del momento e i colleghi partecipanti, consente a chi espone di riflettere e analizzare la propria esperienza, evidenziandone gli aspetti epistemologici, relazionali, musicali, musicali, emotivi e dei risultati raggiunti che la caratterizza con una certa tranquillità.
Il rimando ritmico dei colleghi e del relatore dona, a entrambi i partecipanti, preziosi spunti di riflessione e di arricchimento in merito alle tematiche affrontate al momento.
Le riflessioni di gruppo diventano quindi risonanze che oggi si concentrano:
sul confronto tra gli apporti dati dall’intervisione e dalla supervisione;
sul senso di solitudine vissuto dal musicoterapeuta nel suo lavoro quotidiano e sul come gestirlo;
sulla gestione del proprio carico emotivo e di quello altrui;
sulla ricerca e sulla creazione degli strumenti di valutazione del proprio operato;
in merito alle fatiche e ai dubbi di come si sta nella relazione musicoterapica con il proprio assistito;
sui significati (simbolico, emozionale, neuropsichico, filosofico, ecc.) sottesi nel musicale intonato o suonato con la persona in cura;
sui riferimenti teorici scelti nel proprio operato;
sui dubbi che il proprio fare ci sollecita;
sulla scoperta di ascoltare che esistono strade risolutive nuove e inusuali da quelle che conosciamo abitualmente;
sul piacere di essere rispettati e valorizzati;
sul piacere di far parte di una “famiglia”;
sullo stupore che i musicoterapeuti si possono confrontare e dialogare in un modo costruttivo;
sulla scoperta che possa esistere una realtà in cui anche i giovani colleghi, in futuro, si possano affacciare, purché siano disposti a immettersi nel “gioco” del dialogo e dell’ascolto;
Durante l’incontro ho sentito l'esigenza di ringraziare la CONFIAM, rappresentata dalla collega, la dottoressa Silvia Riccio, membro del Direttivo CONFIAM, in collegamento con la Vicepresidente dell’associazione, la dottoressa Donatella Bellomo, per la fiducia che ci hanno accordato.
Sono stato molto apprezzato, in particolare dalla collega e amica Silvia Giudici che ringrazio, ma il grande, vero, autentico, sincero ringraziamento non è legato al singolo, a me, all’io, ma è rivolto a noi.
È questo piccolo, potente pronome in prima persona plurale la vera ricchezza da coltivare perché senza tutti noi non si sarebbe potuto realizzare questo evento che ha coinvolto ben sessantatré persone.
Il lavoro del singolo è prezioso ma è lo sforzo che unisce i singoli nell'abbraccio del noi che ci permette di raggiungere questo felice, grandioso risultato.
Grazie a noi.