PER SAPERE COSA è IL MIF
MIF, 17 novembre 2025
16 novembre 2025, sintesi dell'mt MIF day
Domenica, 16 novembre 2024, in occasione della Giornata Europea della Musicoterapia, il MIF, MtIntervisionFree, in collaborazione con la Fondazione Casa di Industria di Brescia, dalle ore 10:00 alle ore 13:00, ha realizzato in presenza, presso i locali di Casa di Industria e, in collegamento online, ha realizzato, con i Colleghi Paolo Parmeggiani, Angela De Venuto e Simone Rizzardi, l’intervisione musicoterapica aperta inerente “il valore prezioso del condividere... riflessioni intorno alle esperienze di intervisione musicoterapica MIF con gli anziani “fragili”, i minori affetti da autismo e le persone che presentano gravi e multiple disabilità”.
All’evento erano presenti ben sessantasette partecipanti in presenza o in collegamento online:
Hanno partecipano all’evento, in presenza o in collegamento online:
Aldrovandi Chiara;
Andrello Roberta (MIF);
Ascione Maria Teresa;
Avi Francesca;
Battestini Alessandra;
Bissa Alessandro;
Boito Loredana (MIF);
Bonardi Giangiuseppe (MIF);
Branchini Lisa (MIF);
Brani Paola (MIF);
Basso Elena;
Bianchi Maria Grazia;
Bianchi Sara;
Caldognetto Davide;
Candela Cinzia;
Capicotto Davide
Carapelli Laura;
Caroli Roberto (MIF);
Cassano Giacomo;
Cavallini Daria (MIF);
Cerri Stefania (MIF);
Cornara Silvia (MIF);
Crescenzi Valeria (MIF);
Da Rold Marzia (MIF);
Delicati Francesco (MIF);
Da Val Erica;
De Venuto Angela (MIF);
D’Orio Maria Teresa;
Espina Lisanti Julieta (MIF);
Farina Marco (MIF);
Frizzi Viola;
Gelmini Simone;
Ippoliti Alessia;
Ippolito Leonarda;
Malinconi Eleonora;
Mastrogiacomo Sara;
Massone Andrea (MIF);
Mazzoletti Sabrina;
Merione Anna (MIF);
Messersì Monica;
Mistrangelo Marta;
Nicoletti Serena;
Olivari Paola (MIF);
Pantaleo Renato (MIF);
Palmisani Claudia;
Pasinetti Sandra (MIF);
Parmeggiani Paolo (MIF);
Perego Chiara;
Pinna Sara;
Poclen Giuseppe (MIF);
Quaglino Biagio (MIF);
Riccio Silvia;
Rizzardi Simone (MIF);
Rossini Raffaella (MIF);
Saleri Ilaria;
Sartori Elena;
Sartori Rosita;
Scicchitano Cinzia Maria;
Siluri Elisabetta (MIF);
Spandri Linda;
Spluga Katia;
Taglietti Stefano (MIF);
Tortorelli Ilaria (MIF);
Ventricelli Angela;
Ventroni Salvatore;
Villa Davide (MIF);
Visani Sofia (MIF).
La manifestazione ha preso l’avvio alle ore 10:00 con la presentazione della giornata incentrata sul valore prezioso del condividere in musicoterapia.
Il tema della condivisione delle proprie professionalità è stato ripreso e sottolineato dal collega Davide Caldognetto, il musicoterapeuta di Fondazione Casa di Industria, che ha fatto gli onori di casa.
Successivamente ho presentato il Collega Giuseppe Poclen che mi affianca nel coordinamento del nostro gruppo di intervisione musicoterapica.
Insieme ripercorriamo i quattro anni di storia fatti con MIF e la mission che perseguiamo ossia analizzare, in una situazione protetta, rispettando scrupolosamente le indicazioni della legge della privacy, una situazione musicoterapica dal punto di vista:
teorico (l’orientamento teorico di riferimento ossia il cosiddetto “modello teorico di riferimento”);
metodico (analisi delle fasi del metodo seguito per raggiungere il fine prefissato, unitamente allo studio degli strumenti musicali, di valutazione e di comunicazione, ecc. utilizzati per raggiungerlo);
relazionale;
musicale;
emotivo;
dei risultati raggiunti.
È un emozionato Paolo Parmeggiani, il primo Testimonial dell’evento, che inizia a condividere il proprio modo di fare e intendere la musicoterapia.
Per il Parmeggiani, l’intervisione musicoterapica è stata l’occasione per rimemorare e sistemare il proprio lavoro musicoterapico che inizia dal proprio essere musica: un violinista classico che perseguiva la carriera orchestrale che, per situazioni sanitarie personali e con percorsi formativi musicoterapici specifici ed esperienziali, giunge a incontrare gli anziani fragili.
Teoria e prassi musicoterapica si interconnettono e, anno dopo anno, si definiscono sino a delineare un percorso musicoterapico metodico che, in estrema sintesi, cerca di prendere in cura gli anziani fragili, entrando in risonanza con loro, utilizzando le musiche maggiormente pertinenti per ciascuno di loro.
Sebbene la sua musicoterapia sia fatta in un corposo gruppo, di fatto, per il Parmeggiani la relazione terapeutica avviene per risonanze duali.
Prosegue la giornata la Collega Angela De Venuto che riparte da sé, dal suo esordio formativo volto alla ricerca, a tutti i costi, di una professionalità certa per poi scoprire che, anno dopo anno, la propria professionalità, per “funzionare bene” deve essere coniugata con la propria umanità e, nel suo caso specifico, nell’essere donna e madre. Fare musicoterapia passa in primis da sé, dalla cura delle proprie ferite, dalla scoperta che le proprie fragilità, se accolte, permette l’incontro autentico con l’altro se poi l’altro è un minore ecco che, quando è funzionale e possibile, è necessario ricercare l’alleanza terapeutica anche con la madre del proprio assistito.
Continua la condivisione Simone Rizzardi, sottolineando che il suo essere musicoterapeuta è il risultato di molte crisi.
Così facendo il Rizzardi ripercorre il proprio percorso musicoterapico costellato di “nodi formativi, esperienziali, professionali, di giudizio” che, superati, ora gli hanno permesso di creare una personale metodica di lavoro musicoterapico rivolta specificatamente alle persone affette da gravi disabilità multiple.
Per fare musicoterapia si passa dalle difficoltà, dal superarle, dal superare i giudizi altrui e i propri per giungere a quell’anelata ricerca di essere autentici, professionali e, al contempo, umanamente fragili.
Ascoltarsi, guardarsi dentro ascoltare, accogliere la propria storia costellata di memorie sonoro-musicali che piacciono o non piacciono.
L’accoglienza di sé ha portato i nostri Colleghi a giungere all’altro da sé per tentare, con l’adozione della musica “giusta”, di ri-armonizzare, per quanto sia possibile, la ritmo-disarmonia emotiva che vive la persona che hanno in cura.
E così, con questi semi, il ritmo dell’intervisione musicoterapica ha coinvolto i partecipanti in sala e online, diventando una poliritmia e una polifonia di rimandi e di riflessioni.
Alle ore 13:00 ho concluso l’incontro, ringraziando tutte e tutti i partecipanti.