Humane musiche in “ascolto”
Sintesi dell’intervisione musicoterapica del 15 maggio 2022 con Daria Cavallini
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Humane musiche in “ascolto”
Sintesi dell’intervisione musicoterapica del 15 maggio 2022 con Daria Cavallini
MIF, 16 maggio 2022
Domenica 15 maggio 2022 dalle ore 10:00 alle ore 13:00, in rigoroso collegamento online,
Barbara Venturi;
Clemente Amoroso;
Daria Cavallini;
Davide Villa;
Giacomo Cassano;
Giangiuseppe Bonardi;
Ilaria Tortorelli;
Marzia Da Rold;
Paola Brani;
Paolo Parmeggiani;
Giuseppe (Pino) Poclen;
Raffaella Rossini;
Rita Calderara;
Roberto Caroli;
Sandra Pasinetti;
Stefania Cerri,
facenti parte di MIF, MtIntervisionFree, hanno partecipato all’intervisione musicoterapica proposta dalla Collega Daria Cavallini inerente questo tema: «Emozioni in “ascolto”: riflessioni in eco su un percorso introspettivo di musicoterapia con una persona apparentemente “normale”».
In una domenica assolata, alla presenza di ben sedici Colleghi, una Daria Cavallini ispirata inizia l’intervisione e, sin da subito, grazie alla sua impeccabile, suadente introduzione, conduce i presenti nel tema centrale della sua proposta ossia l’ascolto delle emozioni in musicoterapia.
Daria descrive chiaramente il proprio modo di intendere e fare musicoterapia, incentrato sull’ascolto di sé e dell’altro da sé, riletto alla luce del concetto di analogia dell’etnomusicologo tedesco Marius Schneider.
L’ascolto per Daria è la chiave di volta per accedere all’altro da sé nel suo mondo interiore.
Questa introspezione musicale, che dura da ben tre anni, con più di cento sedute musicoterapiche, si realizza con le numerosissime canzoni che la persona in cura porta durante ogni incontro.
La musica “instrumentalis” ossia gli eventi musicali proposti all’ascolto sono gli “strumenti” che permettono a Daria di accedere verso il mondo interiore della persona in cura e, in particolare, dentro la sua “humana musica”.
Un’“humana” musica così ricolma di vissuti e di dolorosissime emozioni che Daria ascolta e abbraccia con una sua congruente proposta musicale.
Da parte di Daria, ogni incontro musicoterapico è quindi fortemente caratterizzato dalla duplicità dell’ascolto, non solo rivolto nei riguardi della persona, ma anche su di sé in cerca di un difficile equilibrio emotivo tra sé e l’atro da sé.
L’appassionato racconto clinico di Daria è ricco di struggenti e toccanti contenuti emotivi espressi dalla persona in cura e di oscillanti dualismi che coinvolgono ritmicamente entrambe le persone in ascolto in un gioco di risonanze tra l’io e l’altro, la sua musica e la mia musica, le sue emozioni e le mie emozioni.
La disanima della dimensione emotiva in musicoterapia, realizzato da Daria con naturalezza, passione e autenticità, ha suscitato l’attenzione dei presenti che hanno approfondito, con considerazioni e interrogativi, il tema della difficile gestione delle risonanze emotive che vive il musicoterapeuta durante le sedute e come riesce a gestirle.
A pare mio, il lungo racconto clinico di Daria è un’ode all’”humana” musica ossia alla musica prima che incontriamo in musicoterapia e che spesso dimentichiamo.
In attesa di poter leggere il contributo maggiormente dettagliato, redatto dalla Collega, La ringrazio sentitamente per questa professionale e umana condivisione musicoterapica.
Evviva l’”humana musica”!
Grazie Daria che hai trasmesso questa gioia.
Giangiuseppe Bonardi