Dall’esser-ci all’esser-noi.
Sintesi dell’incontro del 13 novembre 2022 in occasione della Giornata Europea della Musicoterapia
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Dall’esser-ci all’esser-noi.
Sintesi dell’incontro del 13 novembre 2022 in occasione della Giornata Europea della Musicoterapia
MIF, 14 novembre 2022
Il 13 novembre 2022, in occasione della Giornata Europea della Musicoterapia ha avuto luogo l’evento: “L’importante, in musicoterapia, è condividere".
La condivisione è stata organizzata da MIF, MtIntervisionFree in collaborazione con Fondazione Casa di Industria Onlus di Brescia.
L’evento, aperto non solo agli appartenenti di MtIntervisionFree, ha visto la partecipazione di ben quarantacinque persone interessate all’argomento.
In presenza:
Bonardi Giangiuseppe;
Poclen Giuseppe;
Tortorelli Ilaria;
De Venuto Angela;
Giudici Silvia;
Villa Davide;
Caldognetto Davide;
Faccioli Mauro;
Mazzoletti Sabrina;
Rizzardi Simone;
Cambareri Deborah.
In collegamento on-line:
Cerri Stefania;
Rossini Raffaella;
Cavallini Daria;
Pantaleo Renato;
Guzzoni Antonella;
Cassano Giacomo;
Caroli Roberto;
Pasinetti Sandra;
Bottelli Chiara;
Taglietti Stefano;
Angiulo Roberto;
Maugeri Federica;
Pinna Sara;
Da Rold Marzia;
Crescenzi Valeria;
Boito Loredana;
Ippolito Leonarda;
Matteucci Nadia;
Iacovella Rocco;
Messersì Monica;
Kerševan Romina;
Calderara Rita;
Pansini Annalisa;
Chiariello Italia;
Chiari Alessandra;
Maccarrone Concetta;
Mangano Giovanni Paolo;
Marzoli Chiara;
Poletti Federica;
Castellucci Nadir;
Amoroso Clemente;
Parmeggiani Paolo;
Bianchi Maria Grazia;
Schiavo Raffaele.
Puntualissimi, alle dieci precise, ho preso la parola e ho iniziato l’incontro, salutando i partecipanti e ringraziando l’ente ospitante, dando la parola a collega Davide Caldognetto che ha fatto gli onori di casa.
L’emozione ha voce, eccome, perché ero chiamato a interloquire sia in presenza che on-line, motivando il senso della giornata ossia: condividere.
La prima condivisione della giornata è stata la presentazione del nostro gruppo che io e Giuseppe (Pino) Poclen abbiamo condiviso. Io ho sottolineato la mission del gruppo, mentre Giuseppe (Pino) ha ripercorso brevemente la storia e ha presentato il team di MIF composto, oltre che da noi, da Ilaria Tortorelli e da Chiara Bottelli.
In un impensabile tempo cairologico sono iniziate le condivisioni che ho cercato, invano, di sintetizzare così.
Condividere:
la musica e le emozioni mie e della persona in cura (Davide Caldognetto);
il possibile, la paura, la musica come linguaggio complementare alla parola (Renato Pantaleo);
la musicoterapia come incontro polifonico tra le parti, anche conflittuali (Raffaele Schiavo);
l’accoglienza emotiva, di sé (corpo della persona in cura) di sé come musicoterapeuta (Daria Cavallini);
uno sbaglio, il disagio, il non essere all'altezza, il mettermi a nudo professionalmente ed emotivamente, l'esserci per essere ascoltata e accolta (Sandra Pasinetti);
il tempo (Giuseppe Poclen);
l’errore, l’essere disposti a mettersi in discussione (Davide Villa);
l’emozionarsi per mantenere viva la nostra professione e umanità (Angela De Venuto);
le anime. Fa bene a me partecipare a una ricchezza di anime e di musica. (Marzia Da Rold);
il poter ricominciare per ritrovare le forze. Il confronto, chi siamo e le nostre incertezze (Loredana Boito);
sentirsi sul piano umano. Non mettere barriere e presentarsi come persona in ascolto (Valeria Crescenzi);
il rigore del musicale. Il musicale è una mia fissazione. Il musicale fatto con i bambini che ti insegnano il rigore perché musicalmente ti danno tantissimo (Antonella Guzzoni);
il produrre conoscenza con la musicoterapia. Insieme si fa conoscenza (Stefania Cerri);
l’ansia e l’essere confortati (Concetta Maccarrone);
la persona. Affidarsi alla musica. Apertura. Autentica. Rispetto. Ascolto. Autentica confusione racconta in profondità (Silvia Giudici);
l'ascolto totale in musicoterapia per convibrare. Essere dentro e fuori (Italia Chiarello);
lo spazio sonoro per superare lo spazio negativo perché la condivisione è vita (Roberto Caroli);
la gratitudine perché ce n’è molto, molto bisogno (Chiara Bottelli);
il giudizio, l’interiorità (Giacomo Cassano).
Ho scritto ciò che sono riuscito a carpire da ogni partecipante. Ora, riflettendo bene mi viene in mente questo pensiero.
Forse senza averne una chiara coscienza, durante questa giornata, condividendo le nostre risonanze più care, siamo passati dalle nostre individualità, ossia dal nostro esser-ci come individui in un gruppo a un esser-NOI ossia a persone che stanno in relazione nel gruppo: una vera forza e opportunità.
All’interno di questo esser-noi ognuno ha trovato, naturalmente, il suo spazio di senso, diventando, a seconda del tempo cairologico che ha vissuto al momento, organizzatore, relatore, ascoltatore, creando tutti insieme questo magnifico ESSER-NOI.
L’esser-NOI è la strada che MIF, nel corso della giornata, ha tracciato e allora seguiamola, dicendoci: grazie a NOI per esser-ci.
Giangiuseppe Bonardi