Proposta didattica

In pratica cosa si può proporre affinché le impostazioni in premessa possano diventare attività a scuola?

Non è facile dato che siamo portati ad usare percorsi già conosciuti e collaudati, tanto più rassicuranti quanto più la didattica diventa "instabile".

Non è sbagliato, ma cambiare percorsi e processi di apprendimento può essere un modo per cambiare la didattica e renderla meglio allineata con altri processi di trasmissione e comprensione della conoscenza che, ci piaccia o no, sono in divenire.

La proposta che viene avanzata è centrata sul coding e la robotica.

La speranza è quella di aiutare a strutturare il pensiero, favorire la creatività, perfezionare il linguaggio attraverso ESPERIENZE.

I nostri bambini non possono apprendere senza fare esperienza ... ed infatti li facciamo giocare.

Tentare e sbagliare è imparare.

Solo dopo l'esperienza, l'insegnamento astratto diventa possibile perché ben radicato con il vissuto del bambino.

Con alcuni insegnanti della scuola primaria ed alcuni formatori esperti si possono fare alcune esperienze utilizzando oggetti elettro-meccanici di solito programmabili.

Questi oggetti più o meno costosi, permettono la realizzazione di esperienze sensoriali di solito accattivanti che danno all'insegnante la possibilità di costruire in seguito concetti astratti.

Per ora ci sono esperienze condotte con "Micro:bit", un piccolo circuito elettronico programmabile che in Gran Bretagna è stato regalato dalla BBC agli allievi dodicenni delle scuole (link).

Altro materiale proposto riguarda "Lego WeDo".

In futuro si prevede di arricchire la proposta con materiale che usa "Scratch Junior" e anche "Scratch" che ormai è diventato uno standard mondiale per la costruzione di codice per giochi, storytelling, simulazioni e robotica.