La bussola è stato lo strumento che per secoli ha permesso di fare il punto della posizione quando si era in presenza di punti di riferimento noti e osservabili, quindi sulla terra.
Se si dispone di punti di riferimento noti come luoghi precisi o montagne e si ha a disposizione una carta geografica è possibile individuare la propria posizione usando la bussola e trovando con essa l'azimut dei punti di riferimento selezionati.
Quando si conosce l'azimut dei due punti identificati sulla carta geografica si disegnano le due rette passanti per i suddetti punti che hanno lo stesso angolo dell'azimut: il punto di intersezione è la poszione dell'osservatore.
Per illustrare meglio l'utilizzo della bussola per trovare l'azimut e per trovare il punto sono stati realizzati due video:
azimut con la bussola: come utilizzare l'azimut misurato con la bussola per trovare la posizione sulla carta geografica.
il punto con la bussola: esercitazione nel quale si illustra la procedura concreta usata per individuare il punto dal quale è stata effettuata la misurazione... con errori.
Nota. In mare le cose erano più complicate non potendo disporre di punti di riferimento se non i fari sulla costa che dovevano essere identificabili grazie alla codifica dei lampi di luce. In alto mare, in assenza di punti di riferimento fissi, si doveva ricorrere al calcolo della latitudine osservando l'altezza delle stelle o del Sole e la longitudine per mezzo di orologi che permettevano di conoscere la differenza di orario dal meridiano di Greenwich.
Nota tecnica
Le misurazioni e le esemplificazioni realizzate nei video prodotti per questo articolo sono molto semplificate per ragioni connesse agli scopi didattici prefissati.
Nella realtà occorre avere presente che la misurazione del punto così fatta è affetta da numerosi errori di cui è bene essere consapevoli:
per rilievi con distanze di alcune decine di chilometri non è accettabile usare carte geografiche ordinarie in quanto non possono tenere conto della curvatura terrestre per cui le rette disegnate su di esse non rappresentano correttamente la disposizione dei punti di riferimento;
la bussola magnetica non indica il nord geografico, quello che orienta le carte geografiche, ma il nord magnetico che per giunta non occupa sempre la stessa posizione;
strutture metalliche nelle vicinanze modificano localmente la distribuzione del campo magnetico disturbando la posizione indicata dall'ago magnetico;
campi magnetici da altre fonti nelle vicinanze producono a loro volta ulteriori disturbi alla precisione della misurazione.