Le 24 installazioni propongono la ri-lettura di altrettante opere tratte dalla storia dell’arte, dal 400 alla contemporaneità. I titoli assegnati, desunti dagli originali attraverso giochi di parole, soppressioni o aggiunte di lettere, forniscono una possibile chiave interpretativa, trait d’union tra riferimento e trasposizione, senza però escludere la possibilità di procedere per libere associazioni mentali. La dislocazione delle opere non segue un criterio cronologico né contenutistico, anche se è possibile individuare alcuni nessi e rimandi nella loro successione. Sono invece previsti raggruppamenti in relazione alle specifiche modalità operative messe in atto: accumulazioni, disposizioni, variazioni, rimontaggi, objet trouvé, rappresentazioni, graffitismi. L’esito auspicato è che gli studenti prendano confidenza con le pratiche artistiche contemporanee che, fin dal Novecento, hanno fatto emergere la centralità dell’oggetto, più o meno manipolato, presentato piuttosto che rap-presentato.