Condizione più che umana
8 telai di banchi doppi (75x50x140 cm) assemblati, stampa su forex (50x140 cm), 230x140x140 cm
VS
René Magritte, La condizione umana II, 1935
olio su tela, 100×81 cm, collezione Simon Spierer, Ginevra
descrizione sintetica da outdoor lesson
Per questa installazione, evidentemente collegata alla precedente, Il riferimento è La condizione umana II del 1935 ancora di René Magritte. Una struttura formata da 8 telai di banchi doppi va usata come una sorta di cannocchiale prospettico dotato di mirino. Ci si aspetta, quindi, di poter osservare una inquadratura centrale privilegiata dei banchi antistanti. Al contrario, in uno spazio astratto e irreale, gli stessi banchi sono rappresentati completamente bianchi nel momento in cui spiccano il volo, in una poetica ascensione ordinatamente verticale.
Il rimando al volo è ancora legato a Magritte e in particolare a Golconda del 1953 che ha per protagoniste sagome nere tutte uguali, ma di dimensioni differenti, raffiguranti il tipico borghese belga con bombetta e valigetta. Qui permane l'ambiguità interpretativa: non è chiaro se le figure si muovano dal basso verso l'alto o viceversa.
Il telaio_ L'installazione è costituita da un telaio realizzato assemblando la struttura metallica di otto banchi doppi e da un pannello di forex sul quale è stata stampata l'immagine. La base è formata da un cubo di 140 cm di lato. L'elemento sovrapposto è un parallelepipedo di base quadrata e altezza pari a 1/3 del lato del quadrato. Un evidente riferimento è il Monumento alle vittime dei campi di concentramento realizzato a Milano nel 1945 dallo studio BPPR.
R.I.
Il volo_ Chi non ha provato, in sogno, l'inebriante sensazione di volare librandosi nell'aria senza sforzi? Il volo è stato affrontato con diversi significati nella storia dell'arte. Nelle opere del 500 lo troviamo nelle rappresentazioni di eventi miracolosi per evidenziare l'evidente contrapposizione tra la sfera mondana in basso e quella divina in alto. Tiziano enfatizza l'Assunzione in cielo della Vergine con avvolgenti tonalità calde. Raffaello rischiara la figura di Cristo trasfigurato con una luce bianca abbagliante. Tintoretto fa planare dall'alto la figura del santo, visto in arditissimo scorcio, che salva lo schiavo. Nel 900 Chagall interpreta poeticamente il tema del volo. Nei sui dipinti ogni legge della fisica è contraddetta e i corpi superano agilmente i limiti imposti dalla forza di gravità. Ci regala così visioni di un mondo permeato dalla gioia di vivere. Ne La passeggiata Bella, la sua amata, sembra non avere peso, poggiata delicatamente sulla sua mano. Bella descrive Anniversario come un evento reale:
«Non muoverti, resta dove sei…»…. Non riesco a stare ferma. Ti sei gettato sulla tela che vibra sotto la tua mano. Intingi i pennelli. Il rosso, il blu, il bianco, il nero schizzano. Mi trascini nei fiotti di colore. Di colpo mi stacchi da terra, mentre tu prendi lo slancio con un piede, come se ti sentissi troppo stretto in questa piccola stanza. Ti innalzi, ti stiri, voli fino al soffitto. La tua testa si rovescia all’indietro e fai girare la mia. Mi sfiori l’orecchio e mormori…
(Bella Rosenfeld)
Tanti gli esempi nel cinema. Uno fra tutti è Miracolo a Milano di De Sica del 1951. Il film è caratterizzato da un realismo magico e fantastico, l'ambientazione è la periferia milanese, la storia è quella della contrapposizione tra ricchi ed emarginati, il finale un liberatorio volo verso un regno dove buongiorno vuol dire veramente buongiorno.
R.I.
Condizione più che umana, il volo