Italy, Piave

Descrizione di Cristian Bertolin

La Piave è un corso d'acqua molto variabile per portata la quale in buona parte è soggetta ai rilasci degli sbarramenti presenti nel bacino (è il fiume più sfruttato in Europa per la produzione idroelettrica 92% di prelievo in alveo ) non di rado si può incappare in rilasci di dighe sia sull'asta principale che sugli affluenti, per questa sua condizione viene meno la continuità fluviale (come invece si trova su Ticino e Tagliamento) quindi in una discesa di più giorni bisogna mettere in conto importanti trasbordi di dighe (alcuni molto impegnativi) se viaggi su difficoltà alte puoi imbarcarti il percorso lungo parte da Perarolo di Cadore e arriva fino al mare e prevede il trasbordo di 6 traverse (Soverzene, Cadola, Busche, Fener, Nervesa della Battaglia, Ponte della Priula + 1 traversa parzialmente navigabile in località Cementifico a Pederobba) tutte diversamente impegnative e pericolose, i tratti sono mediamente di I/II WW ed i principali pericoli in alveo sono alberi ed infrastrutture mobili (ponti provisori per l'escavazione) in pieno flusso, il tratto a mio avviso più spettacolare (passi sotto le selvagge cime del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi ) è quello tra Cadola e Nervesa della Battaglia (sbarco utile in località Colfosco) nel tratto tra la diga di Busche e la diga di Fener è caratteristico il vento che soffia verso monte nell'ora dell'inversione termica mattutina, la diga di Fener è la più pericolosa perchè l'idrodinamica varia con gli orari del giorno a seconda del carico o del rilascio, il tratto sotto è navigabile con difficoltà a causa dell'alveo larghissimo soggetto a secche stagionali ma molto spettacolare paesaggisticamente e nella parte finale bisogna fare i conti con la risalita della marea... Il bivacco è libero e non manca la possibilità di reperire legname e/o punti di rifornimento alimentari/idro durante il viaggio... Un consiglio se fai una discesa di più giorni, valuta bene i livelli di portata su tutti i tratti (che a causa dei prelievi sono discontinui...) perché ho un ricordo bellissimo di qualche anno fa mentre risalivo la valle diretto sul Passirio, uno sguardo al fiume mi mostro una scena pietosa nella quale un gruppo di "espertissimi maestri" trascinava miserabilmente le proprie bellissime e costosissime canoe sulla ghiaia ancora lontani chilometri dallo sbarco, veramente poco edificante visto come erano bardati da grande impresa... ma il fiume non ne ha colpa!!!

Busche Fener è strepitosa come bellezza ma anche la più soggetta al vento e quella con i prelievi più drastici, molto bella è Cadola Ponte San Felice si fa in giornata comodi comodi, se siete allenati e avete tempo potete proseguire fino a Busche, se cerchi un po di difficoltà in più puoi imbarcarti a Ponte Mas sul Cordevole e scendere fino in località Campo oppure Busche, non è male comunque neanche il tratto pedemontano tra Pederobba (l'accesso in fiume a Fener, 1km più in alto, è difficoltoso) e Nervesa, molto divertente con acque pulite.

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