CADAVERE NON IDENTIFICATO
Cadavere non identificato
Autore: Patricia Cornwell
Titolo: Cadavere non identificato
Traduzione a cura di Annamaria Biavasco
Editore: Mondadori, 2001
Genere: Romanzo giallo.
Protagonista del romanzo e della maggior parte delle opere della Cornwell è Kay Scarpetta, medico legale di Richmond.
Tutto ha inizio al Deep Water Terminal di Richmond, quando, in un container di una nave proveniente da Anversa, viene ritrovato un cadavere maschile in stato di decomposizione. La stessa sera Kay riceve una lettera sulla morte del compagno Benton, che la perseguiterà in tutto il libro. L’autopsia, eseguita dalla dottoressa con l’aiuto del suo collega Marino, che sta attraversando un periodo di crisi per la perdita del suo ruolo da detective, non riesce a stabilire la causa della morte dell’uomo, e la polizia non è in grado di identificarlo dai pochi indizi presenti. L’unica traccia importante, ritrovata sulla scena del delitto, è la firma dell’assassino su uno scatolone nel container: Loup-Garou. Nella risoluzione del caso intervengono anche la nuova comandante Diane Bray e la sua sottoposta Andersen, che cercano di estromettere Kay e Marino dall’indagine. La firma porterà la dottoressa Scarpetta in Francia, dove l’Interpol, l’organizzazione internazionale della polizia criminale, sta indagando su una serie di omicidi riconducibili a Loup-Garou, che presentano molte analogie con altri omicidi avvenuti a Richmond. In particolare, gli strani peli trovati sui cadaveri e gli strani rituali praticati sui corpi fanno pensare allo stesso assassino, una strana creatura che ritengono un mostro ricoperto di peli.
Il libro è un romanzo giallo caratterizzato da omicidi e autopsie molto dettagliate, che lo rendono molto interessante e misterioso. Inoltre, sono presenti molti enigmi, che creano in ogni capitolo momenti di suspense per il lettore, in particolare la lettera in cui Benton dichiara a Kay che sarà sempre e comunque al suo fianco. La storia mi ha interessata molto, mi sono piaciute in particolare le descrizioni delle autopsie, e la risoluzione del caso è stata complicata ma interessante e ha attirato molto la mia attenzione. Il linguaggio, pur se caratterizzato da molti termini scientifici, è di facile comprensione. Consiglio quindi il romanzo a tutti perché, a mio parere, è davvero molto coinvolgente.
Daniela Esposito, classe I A