ARTE

Giorgione, "Le tre età dell'uomo"

Il tema del tempo è stato spesso affrontato in pittura con diversi tentativi di rappresentare le età dell'uomo, cui sono dedicati molti dipinti.                                          

 Giorgio da Castelfranco, noto anche come Giorgione, nacque nel 1477 a Castelfranco Veneto, ed è stato un pittore italiano e un importante esponente della scuola veneta.

Nei primi anni del ‘500 Giorgione sembrò allontanarsi dal panorama pittorico del suo tempo proprio iniziando a dipingere l’opera “Le tre età dell’uomo”. Quest'opera rappresenta tre figure maschili visibili dal busto e stagliate su uno sfondo buio che rappresentano, come si desume dal titolo, tre diversi stati della crescita, non solo fisica, dell’uomo. Al centro troviamo un giovane con in mano uno spartito, a destra un adulto che gli parla mentre indica lo stesso spartito, a sinistra un vecchio che, di spalle, si gira a guardare lo spettatore.                                                                                       Le figure emergono morbidamente dal fondo, tratteggiate con colori sfumati  su uno sfondo scuro; non assistiamo infatti al tipico paesaggio giorgionesco, ma sono i tre uomini il soggetto principale e unico del quadro.

Il quadro è chiamato anche 'La lezione di musica', ma non si tratta di una vera lezione musicale bensì di una metafora dell’ armonia dell'esistenza umana, in cui è importante passare il testimone alle generazioni future prima che non sia troppo tardi, come conferma lo sguardo malinconico del vecchio, attirando l'attenzione dello spettatore.


Alisia Petrucci