MUSICA

Identità e musica

Come può la musica valorizzare gli aspetti creativi della persona e contribuire alla definizione della propria identità personale? Essa trasmette degli stimoli a seconda di come è fatta e ciascuno reagisce con una o più condotte di ascolto: 

● ricordare, 

● associare, 

● fantasticare, 

● analizzare. 

Le differenti reazioni dipendono dal genere musicale e da come ci si sente in quel momento. E’ in questo modo che l’esperienza musicale valorizza gli aspetti creativi della persona e contribuisce alla definizione della propria identità personale. 

Nelle arti espressive non vi sono infatti modelli: ognuno è modello di se stesso. Le identità di ogni persona entrano in rapporto attraverso una realtà narrante: l’azione, la parola, il gesto, la musica, diventano strumenti di indagine del proprio vivere. 

La musica costituisce un’esperienza umana fondamentale: rappresenta un tratto specifico dell’identità personale. Questa importanza deriva dal fatto che l’esperienza musicale è strettamente collegata alla sfera emotiva, al sistema di valori e, ancor più, al livello cognitivo dell’individuo stesso. 

Quando si ascolta o si suona un brano musicale, tutta la persona viene coinvolta nell’esperienza: dalla sfera fisica della corporeità, alla sfera inconscia dell’anima a quella più simbolica dell’intelletto. 

Che il corpo venga coinvolto è evidente: è comune segnare il ritmo con il movimento della testa, di una mano, del piede o delle dita che tamburellano. Spesso accade inconsciamente e ci sorprendiamo a eseguire piccoli movimenti a ritmo di musica. L’anima è coinvolta perché la carica emotiva scatenata da una melodia è altissima: ascoltando musica si può arrivare a piangere per la commozione, a rilassarsi, a sorprendersi, a ridere. Infine, la sfera dell’intelletto. Attraverso una canzone possiamo veicolare significati, messaggi, trasmettere ideologie e idee. 

E’ chiaro quanto, in certe situazioni, il lavoro musicale possa apportare benefici. In casi in cui il linguaggio verbale risulta inefficace o addirittura impossibile, la musica arriva in soccorso. Mette in gioco una carica altissima di emozione che costringe a mettersi in relazione con i propri sentimenti, una sfera delicata difficilmente raggiungibile. L’educazione musicale, intesa sia come fruizione che come produzione, costituisce un veicolo per una consapevolezza sentimentale e diventa strumento fondamentale per lavorare su di sé, sulla libera manifestazione emozionale o sul suo controllo. 


Sara Swami Montepeloso