ARTE

La culla - Berthe Morisot

Berthe Morisot era allieva di Manet che la introdusse nel circolo degli impressionisti ma non poté farla accedere all'Accademia poiché all'epoca gli studi artistici erano preclusi alle donne. La giovane artista fu vittima dei condizionamenti sociali, che non vedevano di buon occhio la professione di pittrice e addirittura consideravano disdicevole per una donna lavorare in pubblico. Quindi l'attività “en plein air” le fu praticamente impedita e per questo concentrò la sua pittura cogliendo frammenti di vita familiare. "La culla" è considerato il suo capolavoro; nell'opera l'artista ha rappresentato una delle sue sorelle intenta a guardare la figlioletta che dorme. Si tratta di un momento di vita quotidiana colto nella sua immediatezza come sempre avviene nella pittura impressionista. Più che i colori e le pennellate, sono i gesti che testimoniano la volontà di cogliere l'attimo da parte dell'artista. Le due figure sono unite da una diagonale che parte dagli occhi della madre, passa attraverso il braccio sinistro che sostiene la testa e arriva agli occhi della bambina. Attraverso questo espediente l'artista ci vuole comunicare il forte legame che unisce la mamma e la sua piccola. Berthe Morisot partecipò con quest'opera alla mostra impressionista del 1874, diventando così la prima donna ad esporre un suo lavoro con il gruppo dei grandi impressionisti. Tentò invano di vendere il quadro che invece passò quasi inosservato e rimase di proprietà della famiglia fino al 1930, quando fu acquistato dal museo del Louvre. La sua professione di artista non fu mai riconosciuta, tanto che nel suo certificato di morte è possibile leggere la dicitura "sans profession", nonostante in realtà lei sia stata un’artista prolifica e molto attiva nella vita culturale parigina del suo tempo.


Marianna D'Inzeo