ARTE

Barbara Kruger 

Barbara Kruger, artista di origine statunitense, nel 1991 allestisce una mostra personale nella galleria “Mary Boone Gallery”, a New York. L’arte di Barbara Kruger è caratterizzata da immagini in bianco e nero e da slogan provocatori messi in risalto da uno sfondo rosso.Le opere riproducono la sua coscienza politica, perché riflettono su cosa voglia dire essere una donna in una società ancora troppo maschilista, mettendo in risalto le pressioni sociali e la violenza psicologica che essa si ritrova a subire. I suoi lavori indagano temi come l’identità, gli stereotipi, i ruoli assegnati alle donne e la loro immagine nei media. Hanno un linguaggio semplice che ha come scopo quello di sensibilizzare l’opinione pubblica su questi argomenti mentre il tono ostile dell’artista ha lo scopo di attivare le emozioni degli spettatori e di generare disgusto. Gli slogan creati dall’artista presentano quasi sempre dei pronomi, attraverso i quali il significato del discorso viene avvicinato al destinatario, che è spinto a identificarsi fra l’“io” e il “tu”, fra il “noi” e il “voi”.  L’invito è quello di individuare gli stereotipi che generano violenza e di superarli.L’artista si riferisce alle donne e vuole dire loro che devono essere libere di pensare a se stesse fuori dagli schemi e da tutte quelle voci esterne che cercano di privarle del proprio valore.

Nell'immagine “We don’t need another hero” (non abbiamo bisogno di altri eroi) si nota una bambina che punta il dito sul muscolo del bambino, un messaggio di indipendenza femminile. Le bambine devono crescere con la consapevolezza che la loro vita può e deve andare avanti senza la supremazia maschile.


We have received orders not to move” (abbiamo ricevuto l’ordine di non muoverci) rappresenta la donna subordinata e messa su sfondo per rimarcare il suo ruolo marginale, con lo scopo di smuovere le coscienze e generare movimento. 


Not stupid enough” (non abbastanza stupida) ritrae il viso dell’attrice Marilyn Monroe in primo piano. L’immagine è una denuncia contro lo stereotipo femminile voluto dalla società fino a quel momento. 


La sua opera iconica si intitola “Your body is a battleground” ( il tuo corpo è un campo di battaglia) fu realizzata  in sostegno della marcia delle donne su Washington tenutasi nell’ aprile del 1989 a favore della legge sull’aborto.Il tema trattato è dunque il diritto delle donne di scegliere e di gestire il proprio corpo. Il volto della figura femminile è costruito sul contrasto fra positivo e negativo, che lo divide verticalmente. Si tratta di una separazione che gioca sullo scontro fra bianco e nero, fra buono e cattivo.Tutto ciò mette in discussione l’oggettivazione delle donne e la considerazione che la società ne aveva fino a quel momento. 


Attraverso la sua creatività Barbara Kruger si muove in nome della lotta per la parità dei diritti delle donne e si avvicina all' emancipazione femminile.

Le sue immagini sono state realizzate non per scopi pubblicitari, ma per senso di moralità. La brevità dei suoi caratteri associata a un’immagine rispetta i canoni della narrazione contemporanea e inoltre l’artista ha raccontato che parlare di femminismo senza l’utilizzo delle immagini è inutile: bisogna fare uso di un’altra forma di bellezza per screditare quella standardizzata.



Carmen Zappula