Adelphoe

Adelphoe

TERENZIO                                                                                                            

Adelphoe

Traduzione a cura di Lisa Piazzi

Editore Mondadori, 2017

GENERE: Commedia.


La commedia dell’autore latino Terenzio parla di Dèmea, un uomo all'antica, che ha due figli, Eschino e Ctesifone; fa adottare il primo dal fratello Micione, che vive in città, mentre si occupa personalmente dell'educazione del secondo. Micione è un uomo di mentalità aperta ed educa il figlio adottivo con un metodo basato sulla reciproca fiducia e la liberalità. Ctesifone invece viene educato in campagna dal padre Démea secondo i principi del Mos Maiorum. Eschino aspetta un figlio da Panfila ed ha la brutta fama di scialacquatore di denaro. Ctesifone è innamorato della cortigiana Bacchide e si fa aiutare dal fratello a rapirla. SI susseguono così una serie di vicende. Dèmea è convinto che suo figlio sia un ragazzo per bene, però rimane scioccato quando viene a conoscenza della verità e capisce che la sua fermezza e severità non sono servite a molto. Così decide di cambiare radicalmente metodo di educazione, facendo però capire a suo fratello Micione che neanche la sua eccessiva generosità è il giusto modo per crescere un figlio. Tutta la storia è incentrata sul rapporto tra i due fratelli che sono completamente opposti e entrambi convinti che i loro metodi di educazione siano giusti, fino a quando non capiscono che anche loro possono sbagliarsi come tutti gli altri. Infatti, Dèmea capisce che, nonostante le sue proibizioni, suo figlio Ctesifone si comporta male di nascosto. Lo stile è abbastanza moderno e la traduzione dal latino all’Italiano rende il linguaggio molto semplice. Il ritmo è molto incalzante e il testo in sé è breve. Inoltre, durante le varie scene sono presenti espressioni particolari o addirittura colorite che rendono il racconto adatto ai nostri tempi pur trattando una storia sviluppatasi nell’antichità.


Gabriele Tondi classe II B