Aiuto, Poirot!

Aiuto, Poirot!

Agatha Christie

Aiuto, Poirot!

Traduzione di Lia Volpatti

Mondadori, 1968

Genere: Romanzo giallo.


Hercule Poirot ha ricevuto una lettera dal signor Renauld, un milionario britannico che vive in Francia, che gli ha chiesto di andare immediatamente da lui, senza offrire ulteriori spiegazioni.

Sfortunatamente Poirot, accompagnato dal suo collaboratore Hasting, è arrivato a destinazione troppo tardi e solo per trovare il corpo del milionario accoltellato sul campo da golf vicino a casa sua. La signora Renauld è stata trovata legata e imbavagliata nella sua camera da letto, dove la notte precedente lei e suo marito erano stati aggrediti da due uomini mascherati. Il figlio Jack non è presente perché segue l'attività di famiglia in Sud America.

La scena del crimine è disseminata di indizi indecifrabili: un tubo di piombo, una lettera d'amore firmata "Bella", dei frammenti di un assegno e la probabile arma del delitto, un tagliacarte usato come pugnale.

Poirot sta indagando contemporaneamente alla polizia locale, l'atteggiamento dell'agente Giraud è apertamente ostile, mentre il giudice Hautet condivide volentieri le sue informazioni con l'investigatore belga. Dopo aver interrogato la servitù, si è subito scoperto che il signor Renauld aveva cambiato testamento due settimane prima, lasciando tutto alla moglie e privando dei diritti ereditari il figlio Jack con il quale aveva avuto un’accesa lite.

Nel frattempo, Poirot ha riconosciuto, nonostante lei abbia cambiato la sua identità, nella vicina di casa del signor Renauld, Madame Debreuil, la sospettata di un omicidio avvenuto a Parigi anni prima, quello del signor Beroldy, apparentemente morto per epilessia, ma in realtà accoltellato e sfigurato dopo la morte.

Jack, rientrato da un viaggio di lavoro, ha ammesso di aver avuto una disputa con suo padre che non acconsentiva al suo matrimonio con Marthe Debreuil, figlia della vicina di casa Madame Debreuil. Le indagini della polizia si chiudono rapidamente e Jack, ritenuto colpevole, viene arrestato da Giraud, ma Poirot non crede che il ragazzo sia l’assassino poiché trova piste incoerenti e quindi decide di continuare le sue indagini.

L’ispettore infatti riuscirà a trovare i collegamenti fra questo delitto e l’omicidio avvenuto qualche anno prima a Parigi, riuscendo così a rimettere insieme tutti i pezzi e a risolvere il caso con le sue capacità di ragionamento.

Una delle tematiche principali del racconto è l’incidenza del destino nella vita. Per esempio, la scelta del signor Renauld di trasferirsi in Francia è stata per lui una disgrazia voluta dal destino: ritrova la sua vecchia nemica, madame Debreuil, come vicina di casa.  

La scrittura è precisa ed essenziale. Il libro presenta un intreccio e lo si può capire dalle analessi e prolessi presenti. Ad esempio, è presente un’analessi relativa all’assassinio Beroldy.  

Una parte del libro che mi è piaciuta molto è stata quella finale, ovvero la scena del bacio tra Hastings e “Cenerentola”, perché simboleggia il lieto fine e trasmette gioia.

Personalmente ho trovato questo libro avvincente, perché è intrigante e pieno di suspense, caratteristiche che aumentano la curiosità del lettore e rendono il libro adatto a tutti, in particolare ai ragazzi della mia età.


Paolo Silvestri, classe I C