La ragazza con l’orecchino di perla

La ragazza con l’orecchino di perla

Tracy Chevalier

La ragazza con l’orecchino di perla

Neri Pozza, 1999

Genere: Romanzo storico


La protagonista del romanzo è Griet, una ragazza di umili origini che, a causa dell’estrema povertà della sua famiglia, è costretta a trovare un’occupazione.

Un giorno la ragazza, mentre è in cucina intenta a tagliare delle verdure, sente sua madre discutere con delle persone sconosciute, quelle persone sono i coniugi Vermeer.  Griet così viene a conoscenza del fatto che prenderà servizio alle dipendenze del famoso pittore olandese, Johannes Vermeer.

La ragazza rimane subito affascinata dal pittore e dal mondo dell’arte, molto lontano dal suo.  Oltre a svolgere le normali faccende domestiche, ha un compito molto speciale, occuparsi ogni giorno della pulizia dell’atelier del pittore, prestando particolare attenzione a tutti gli oggetti che fanno parte dell’ambientazione del quadro a cui Vermeer sta lavorando.

La vita nella casa dei coniugi Vermeer non è affatto semplice, soprattutto a causa delle invidie delle domestiche, in particolare quelle di Tameke, dei dispetti delle bambine e dell’atteggiamento della signora Catharina, moglie del noto pittore.

Con il passare del tempo tra Griet e Vermeer nasce un rapporto fatto di intese, sguardi e complicità e Griet, grazie all’aiuto del pittore, acquisisce tecniche per la preparazione dei colori e alcuni segreti artistici.

La situazione si complica quando un committente di Vermeer, un uomo ricco e senza scrupoli, chiede al pittore un ritratto della giovane Griet. Ciò non sfugge a Catharina che, intrufolatasi di nascosto nella stanza del marito, scopre un quadro che ritrae la ragazza con un luminescente orecchino di perla appartenente a lei.

Nel romanzo il linguaggio utilizzato è scorrevole e diretto, soprattutto quando la protagonista si abbandona alle proprie riflessioni. Il compito della narrazione è affidato proprio alla protagonista.

La lettura del romanzo conduce il lettore nell’Olanda del 1600, mostrando uno spaccato della società dell’epoca in cui si stava affermando il protestantesimo.

L’autrice descrive i dipinti e l’arte in generale rendendoli comprensibili a tutti.

Consiglio questa lettura a tutti coloro che vogliono immergersi in una storia d’amore e di arte fiamminga.


Marta Cannarsa, classe I C