Agatha Christie

Assassinio sull’ Orient Express 

Mondadori, Milano 2017 

Traduzione di Lidia Zazo

Genere : Romanzo giallo 

In questo romanzo di Agatha Christie Ercule Poirot, ex poliziotto belga divenuto investigatore privato, si trova ad Istanbul e per tornare a Calais, dove prenderà il traghetto che lo porterà in Inghilterra, userà il famoso Orient Express, stranamente pieno in inverno. Per fortuna Poirot riuscirà ad avere un posto grazie al suo amico monsieur Bouc, capo della compagnia dei vagoni letto.

Durante il viaggio però, dopo che una tempesta di neve bloccherà il treno sulle coste dell’ex Jugoslavia, sarà commesso un omicidio ben organizzato e premeditato il signor Ratchett, avente un’identità segreta, sarà ucciso; così Poirot sarà chiamato in causa. 

Il geniale investigatore, dopo molte riflessioni e attraverso l’utilizzo degli indizi, riuscirà a scovare il colpevole. A parer mio, questo libro è molto interessante per il fatto che è molto difficile dedurre la soluzione, trovare il colpevole di quest’ intrigante delitto, anche perché la grande quantità di indizi ritrovati porta a conclusioni del tutto insensate e antitetiche. Un’altra caratteristica accattivante è sicuramente lo strano modo in cui Poirot ragiona: non crede nella scienza, nelle prove, ma preferisce scavare a fondo nell’animo dei sospettati e portarli ad uno scacco matto e quindi farli confessare. 

Oltre a parlare di omicidio, il romanzo affronta anche temi interessanti quale l’amore, come quello tra il colonello Arbuthnot e la signorina Debenham, tenuto nascosto per tutta la durata del viaggio; oppure quello tra il conte e la contessa Andrenyi. Una cosa che di sicuro non manca sono i colpi di scena che creano molta suspense.

Agatha Christie, attraverso l’utilizzo di un linguaggio non comune, ricco di francesismi, riesce a legare ironia e serietà, amore e odio, verità e menzogna, utilizzando molto la tecnica dell’intreccio; infatti, sono molti i flashback che raccontano quello che è accaduto in passato, spiegando quello che accade nel momento in cui si parla e che fanno immergere il lettore completamente nella storia.     

Francesco Costantino, classe I B