L’arte di essere fragili

L’arte di essere fragili

Alessandro D’Avenia

L’arte di essere fragili 

Mondadori, Milano 2016 

Genere: Narrativa.


Alessandro D’Avenia immagina un dialogo ideale con Leopardi per riflettere sulla felicità, ci fa capire che nessuno è capace di trasformare in poesia le proprie delusioni o fallimenti come è riuscito a fare il poeta.

Ritroviamo così molti collegamenti con la nostra vita, situazioni frequenti, sia belle che brutte, che possono farci sorridere o buttarci giù. L’autore ricollega spesso queste situazioni alla vita di Leopardi, e ci dimostra come lui possa aiutarci a sperare e a credere nei nostri sogni, quelli che spesso chiama “rapimento” (quello di leopardi era diventare un poeta). La parte più bella del libro è proprio quella in cui parla dell’adolescenza, il periodo più entusiasmante della vita. Giacomo invocava l’aiuto di qualcuno che sapesse accogliere quel modo di essere, qualcuno che lo amasse così com’era, quindi come noi adolescenti cercava amore e amicizia. Viveva in un clima freddo e distaccato, dove i suoi genitori, Monaldo e Adelaide, non gli dimostravano affetto, dimenticandosi delle sue fragilità; Giacomo si sentiva incompreso e a lui mancava quello di cui ogni adolescente ha bisogno: sentirsi speciale per qualcuno! La maggior parte degli studenti conosce leopardi come il poeta pessimista e sfortunato, ma il libro ci fa capire che non è così, anzi è proprio Leopardi che può salvarci la vita. Il messaggio che vuole mandarci l’autore è quello di rialzarci sempre, nonostante le difficoltà della vita.

Una delle frasi  più belle del libro è questa: “Troppo concentrati sui risultati anziché sulle persone, trascuriamo di prenderci cura di noi stessi come essere viventi e ci accontentiamo di attraversare stancamente la ripetizione di giorni senza gioia, alla vita preferiamo il suo rivestimento, come se chi ha ricevuto un regalo si accontentasse del pacchetto per paura di rimanere deluso”. 

Consiglio a tutti di leggere questo libro per i suoi contenuti, ma anche perché D’Avenia, professore in un liceo classico milanese, si rivolge a noi con esperienze anche molto personali vissute a scuola con i suoi studenti, in cui è evidente il forte amore per il suo lavoro. Inoltre, se avete dei pregiudizi sul poeta, la lettura vi aiuterà sicuramente a comprendere meglio molti aspetti della sua poesia e della sua vita.


Vanessa Giacomodonato, classe I B