Film

Il silenzio degli innocenti

Il silenzio degli innocenti è un film thriller del 1991, diretto da Jonathan Demme e tratto dal romanzo omonimo di Thomas Harris.

La trama del film ruota attorno al caso di Buffalo Bill, un serial  killer noto per scuoiare giovani donne, generalmente formose.

Nel caso viene coinvolta Clarice Starling, una promettente recluta del dirigente dell'FBI, Jack Crawford.

A lei viene affidato l'incarico di interrogare Hannibal Lecter, un ex psichiatra e criminologo, che è stato rinchiuso all'interno di un manicomio criminale e che è l'unico a conoscenza della reale identità del killer.

Hanno quindi inizio una serie di incontri tra i due protagonisti dai quali Clarice ricava informazioni circa l'identità del criminale, in cambio di informazioni relative alla sua vita personale, sebbene le fosse stato raccomandato dal suo dirigente di non fornire mai informazioni personali ai detenuti.

Il momento di massima tensione del film si ha con la cattura di Catherine, la figlia di una senatrice che concorda con Lecter alcuni  privilegi in cambio della rivelazione dell’identità del killer.

Tuttavia Lecter offre il proprio aiuto a Clarice, che riesce a scovare la casa di Bill prima degli agenti dell’FBI. La tensione aumenta sempre più con l’evasione di Lecter dalla propria cella di isolamento e culmina con un’inaspettata uccisione che conferisce a Starling la promozione come agente.

Nel film ricorrono una serie di simbologie a partire dal titolo, che rimanda ad un episodio narrato dalla giovane Clarice durante uno degli interrogatori di Lecter, inerente alla propria infanzia. Gli innocenti sono le grida strazianti che attanagliano i pensieri della donna e che lei cerca di mettere a tacere nel tentativo di salvare le giovani vittime imprigionate da Buffalo, in particolare Catherine.

Nel complesso il film è in grado di suscitare un forte senso di agitazione, è in grado di lasciare con il fiato sospeso e di destare timore in alcuni momenti. 

Sebbene però sia in grado di causare tutte queste forte emozioni, tuttavia rimane un grande capolavoro cinematografico.


Ilaria Di Legge