Arte

Salvador Dalì, Le visage de la guerre 

L’artista  introietta l’esperienza bellica in un dipinto con il quale raccoglie ed elabora le proprie suggestioni dando loro un volto. La guerra fa riflettere, smuove le coscienze, alimenta le paure.


Realizzata nel 1940, l’opera sintetizza l’angoscia provata da Dali’ tra la fine della guerra civile spagnola e le fasi iniziale della seconda guerra mondiale.


Il dipinto mostra un volto indefinito, deformato dalla sofferenza, senza vita, su uno sfondo desertico. 

In una smorfia di dolore le orbite si sgranano, le labbra si spalancano e ogni orifizio svela al suo interno la presenza di un teschio, che a sua volta ne contiene altri e altri ancora. La morte si moltiplica in maniera esponenziale in una sequenza senza fine, annientando qualsiasi possibilità di speranza futura.


Desiree Berardi