Adolescenza

Perché si ha paura? 

La paura è un sentimento che emerge quando si avverte un pericolo. Tipiche del periodo adolescenziale sono le vertigini, una serie di paure legate al corpo, come quella di arrossire, di avere qualche anomalia fisica e timori legati alla sfera sociale e sessuale: brutte figure, critiche, insuccessi, esami, essere ignorati o rifiutati. In particolare per gli adolescenti la paura è legata all’ ansia, alla difficoltà nel gestire emozioni che non si conoscono. Migliaia di ragazzi si chiudono nella solitudine della propria stanza, spaventati e delusi dal mondo che li circonda. Se si mettono da parte le paure patologiche (ansia generalizzata, ansia di separazione, attacchi di panico, fobie), la maggior parte degli adolescenti soffre di una serie di ansietà comunissime che sono parte del processo di crescita e che vengono spesso abilmente dissimulate. La paura può essere vissuta come una forma di debolezza, da nascondere per preservare l’immagine di sé che si preferisce offrire al mondo (e soprattutto a se stessi). Le paure, se si rimane chiusi in se stessi, tendono tuttavia ad auto alimentarsi, peggiorando la qualità della vita dei ragazzi e la loro capacità espressiva e sociale. E’ di fondamentale importanza saper riconoscere i “disagi minori”, in modo da potersi far aiutare. Le paure più comuni sono la paura di essere esclusi dal gruppo, quella di prendere posizione, di non essere adeguati, l’ipersensibilità alle critiche, la paura delle maldicenze “social”, la paura di fallire, di deludere, di essere “bullizzati”, di soffrire… Molte paure provengono da un insieme di disagi vissuti durante l’ infanzia che si manifestano in seguito. Tutto ciò (incluse le così dette “paranoie”) ci “blocca” nella società e influisce negativamente sulla nostra salute, per cui è importante farsi aiutare per riuscire a essere liberi e avere più fiducia in se stessi.


Emanuela Iovine