Arte

Botero: una scelta di stile controcorrente

L'arte figurativa ha quasi sempre rappresentato la bellezza ideale. Sia nella pittura che nella scultura, la maggior parte degli artisti ha scelto di raffigurare soggetti pressoché perfetti: donne dalle forme armoniche, volti ovali ed incarnati impeccabili e uomini aitanti con muscoli da atleta. Una perfezione che non è facile riscontrare nella vita reale.

C'è un artista che ha scelto di andare controcorrente e nei suoi quadri dipinge oggetti e figure umane “dilatate”, proponendoci simpatici personaggi “cicciottelli”.

L'artista è Fernando Botero, pittore e scultore colombiano, nato a Medellin nel 1932.

Le grasse figure che dipinge sono ormai il tratto caratteristico della sua opera. In realtà Botero non è interessato alle persone grasse, ma alla dilatazione delle figure nello spazio e, più in generale, ai volumi.

La sua prima opera con una figura di dimensioni “esagerate” rappresentava un mandolino e da quel momento in poi il maestro di Medellin caratterizzò il suo stile dilatando, per così dire, anche animali ed esseri umani.

Lo stesso artista ha più volte spiegato il motivo della sua scelta, definendo l'abbondanza come positività, ricchezza e vita. Il suo ingrandire le figure è quindi indice di una tensione alla positività.

Nel suo quadro “La ballerina alla sbarra” (1982) è appunto raffigurata una ballerina durante una lezione di danza. Una ballerina buffa e grassoccia, come mai potrebbe essere nelle realtà.

Come sempre si può notare nei suoi quadri, questo personaggio ha lo sguardo fisso, perso nel vuoto, è quasi estraniato dalla scena.

Anche questa caratteristica risponde ad una precisa volontà dell'artista, secondo cui gli occhi del soggetto del quadro non devono mai guardare lo spettatore perché avrebbero il potere di accentrare l'attenzione su di sé e di distoglierla dal resto della scena.

Botero è sempre meticoloso nella cura dei particolari, come è ravvisabile nelle pieghe del tutù, nell'uso del medesimo colore per le scarpette, gli orecchini e il fiocco tra i capelli. Il colore dominante, insolitamente chiaro, è steso in modo compatto ed uniforme ed è totalmente assente l'ombreggiatura.

Nella mente del fruitore il titolo dell'opera evoca un'immagine di magrezza e leggiadria, ma Botero riesce a ribaltare le aspettative conquistando il nostro stupore ed esaltando la pienezza delle forme che caratterizza la sua produzione.


Marianna D'Inzeo