Il Cavillo

La vergogna di ricordare: Horace Lumacorno

«Non vado fiero…» sussurrò tra le dita «Mi vergogno di quello… di quello che il ricordo mostra… Credo di aver provocato un grosso danno quel giorno…»

Horace Eugene Flaccus Lumacorno fu un professore di pozioni e capo della casa Serpeverde. Non fu mai un uomo ambizioso, caratteristica propria della sua casa di appartenenza: infatti preferiva circondarsi di persone famose o talentuose e rimanere più in disparte. Dei tratti distintivi dei serpeverde possedeva, però, la furbizia e l’astuzia.

Divenne insegnante nel 1931. Fin da subito fondò il “Lumaclub”, gruppo di cui facevano parte tutti gli studenti che, a suo dire, avevano potenziale o contatti con personalità importanti all’interno della società magica. Si ritirò una prima volta dall’insegnamento nel 1981, anno della morte dei coniugi Potter e dell’apparente sconfitta di Voldemort, per far sì che Silente non scoprisse il suo più grande segreto.

Dopo il ritorno del Signore Oscuro, visse per anni nascosto dai Mangiamorte, non rimanendo mai nello stesso posto per più di qualche settimana e trasfigurandosi sempre in poltrona. Nell’anno 1996, però, Albus Silente lo convinse ad accettare nuovamente la cattedra di pozioni.

Fu alla conclusione di quello stesso anno scolastico che avvenne ciò che Horace Lumacorno avrebbe sempre voluto evitare: Harry, grazie al sostanziale aiuto di alcune gocce di Felix Felicis, riuscì a far emergere il ricordo che Lumacorno aveva per tanti anni celato. Se ne vergognava. Non voleva rivelare di essere stato lui stesso a spiegare il funzionamento degli Horcrux a Tom Riddle, quando quest’ultimo era ancora un semplice studente.

A tutti è capitato di nutrire sensi di colpa, per aver commesso un errore più o meno grave. Credo che si tratti della sensazione peggiore che si possa provare, il peso più opprimente da portare. Spesso tendiamo a tenere per noi questo sentimento, e soprattutto la sua causa scatenante, proprio per vergogna. Invece è liberatorio aprirsi a persone fidate.

Eleonora Di Salvo